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Il Dono Oscuro

Il Dono Oscuro

Nel mondo di chi non vede

Autore/i: Hull John M.

Editore: Garzanti Editore

prefazione di Oliver Sacks, traduzione del testo di Serena Lauzi, traduzione della prefazione di Pierfrancesco Paolini.

pp. 246, Milano

«Non si e mai avuto, che io sappia, un racconto cosi minuzioso e affascinante (e terrificante) della graduale scomparsa, con la cecità, non solo della vista esterna, ma anche dell’”occhio interiore”. L’incisività delle affermazioni di John Hull, la bellezza del suo linguaggio e la profondità delle riflessioni fanno di questo libro un’opera di poesia e, insieme, di filosofia. Se Wittgenstein non fosse diventato cieco, avrebbe potuto scrivere un libro non diverso da questo, per sondare la profondità di una sempre mutevole fenomenologia della percezione»: con queste parole partecipi e entusiastiche Oliver Sacks presenta Il dono oscuro, il diario in cui John Hull ha annotato le proprie esperienze, sensazioni, riflessioni, fantasie.
Nato in Australia nel 1935, Hull è esperto di metodologia dell’insegnamento della religione ed è professore all’università di Birmingham; affetto da disturbi agli occhi fin dall’infanzia, ha perso completamente la vista intorno alla fine degli anni Settanta. Il dono oscuro raccoglie le sue penetranti osservazioni su ogni aspetto della sua vita: cosa significhi per un cieco attraversare una strada e più in generale orientarsi nello spazio; come si trasformino la memoria dei volti, i concetti visivi, le sensazioni tattili e olfattive, i sogni; cosa si provi a essere trattati come bambini, «infantilizzati» da amici e conoscenti.
In pagine di sconvolgente intensità, Hull descrive come, dopo la perdita della vista, si sviluppino altre facoltà che portano a «vedere con tutto il corpo»; e ci invita a riflettere sul significato esistenziale, religioso e filosofico della sua drammatica esperienza.

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Argomenti: Esistenza, Malattie,

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