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Il Cristo dell’Amiata

Il Cristo dell’Amiata

la storia di David Lazzaretti

Autore/i: Petacco Arrigo

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

pp. 192, tavv. b/n, Milano

Nell’Italia post-unitaria, travagliata dalle guerre contadine (definite dalle autorità “brigantaggio”) e dalla volontà di rivincita di quanti ,intendevano rientrare in possesso degli antichi privilegi, mentre lo stato piemontese sta allungando i suoi tentacoli burocratici su tutta la penisola, la vita del contadino è sempre più dura, aggravata da tasse e da spinte contrastanti che lo sballottano tra il nuovo stato e la Chiesa. E in questo clima, con la gerarchia ecclesiastica arroccata nella strenua difesa del passato, in lotta sorda contro il nuovo stato, che inizia la vicenda di David Lazzaretti. Barrocciaio, autodidatta, con una propensione naturale al comando, David riceve “l’illuminazione” nel 1868, a 34 anni, e inizia una predicazione di totale rinnovamento religioso, con una nuova cosmogonia che lo vede assiso, al pari di Gesù, a fianco di Dio. La Sua predicazione, iniziata tra i contadini dell’Amiata, soprattutto nella sua regione, Arcidosso e il monte Labro (da lui ribattezzato Labaro), ben presto travalica i confini… d’Italia. Mentre la nuova comunità cresce su basi comunistiche – tutte le proprietà sono infatti messe in comune, tutti lavorano per tutti senza sopraffazioni, la proprietà privata è abolita – la Chiesa e il governo, ciascuno per i propri scopi, guardano a lui con occhio benevolo, inattesa di usarlo. Ma Lazzaretti prosegue per la sua strada, che è fatta di mistiche visioni di un regno di Dio che la Chiesa non può e non vuole predicare, e di abolizioni di tasse e redistribuzioni di terre che lo stato non vuol nemmeno sentir nominare. Abbandonato da tutti, solo con la sua comunità e con le sue impossibili profezie, Lazzaretti marcia, con le sue salmodianti schiere, incontro alla forza pubblica mandata per “reprimere” la manifestazione da lui indetta. Una pallottola in fronte concluderà una vicenda non nuova per l’Italia contadina, che per un attimo,anche con la Questione Romana aperta, farà trovare allineati governo e Vaticano. “Lassù sul Monte Amiata / è morto Gesù Cristo / da vero socialista / ucciso dai carabinieri”: sono i versi di una canzone popolare scritta sulla sua avventura in quegli anni, analoga a tante altre che il movimento contadinoe operaio creerà ancora negli anni successivi,nella sua lunga lotta contro il potere e l’oppressione.
Arrigo Petacco, rievocando la vicenda di Lazzaretti, ci restituisce il profondo significato della sua figura, con toni avvincenti ci ridà l’amara vicenda di un uomo che, ignaro dei rapporti di forza, cercò di inserirsi tra lo stato e la Chiesa restandone schiacciato.

Arrigo Petacco è nato nel 1929 a Castelnuovo Magra (La Spezia). Giornalista, inviato speciale, autore di programmi televisivi, ha pubblicato diverse opere fra cui, in edizione Mondadori: L’anarchico che venne dall’America(1969 – in Oscar 1974), Joe Petrosino (1972 – in Oscar 1978), Il prefetto di ferro (1975) e Battaglie navali del Mediterraneo nella 11 guerra mondiale (1976). In collaborazione con Sergio Zavoli ha scritto Dal Gran Consiglio al Gran Sasso (1974).

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Argomenti: Credenze, Fede, Religione,

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