Il Buddismo Mahayana
Autore/i: Lane Suzuki Beatrice
Editore: Sansoni Editore
premessa all’edizione italiana e traduzione di Giulio Cogni, premessa alla seconda edizione di Christmas Humphreys, premessa alla terza edizione di T.C.H., prefazione dell’autrice.
pp. 236, 16 tavv. b/n f.t., Firenze
Dalla premessa all’edizione italiana:
“Il contenuto di questo piccolo e prezioso volume, dovuto alla consorte, oggi scomparsa, del prof. D. T. Suzuki, il grande specialista del Buddismo Zen e dei rapporti fra Buddismo e Cristianesimo (vedi l’op. cit. Mysticism, Christian and Buddhist) è in parte strettamente teorico, in parte – nelle citazioni e florilegi dei testi – prevalentemente poetico. Nell’impossibilita‘ di ritrovare gli originali, abbiamo tentato di darne la migliore espressione italiana fedele al testo inglese.
Una annotazione è necessaria. Il Buddismo Mahayana gira intorno al concetto del Tatàtha – del quale è continuamente parola in questo libro – con cui si intende la realtà quale è in sé, cioè vissuta dall’intimo suo. Tatàtha è parola sanscrita, composta di Tathà = così e ta, che ne è il suffisso astratto. Con precisione dovrebbe dunque tradursi cosità, come ha fatto l’autore inglese che la esprime con le parole convenzionali Suchness e Thusness. Il Tucci la chiama nel volume citato Quiddità, lo Arvon Realtà, la traduzione italiana del Watts (op. cit.) ha Identità. Come si vede ognuno ha tradotto discostandosi dalla lettera nell’intento di rendere lo spirito.[…]”
Argomenti: Buddhismo, Storia delle Religioni, Testi Sacri,