Il Buddismo
Autore/i: Humphreys Christmas
Editore: Ubaldini Editore
prefazione di T. H. C., introduzione dell’autore, traduzione italiana dalla terza edizione inglese (1962) di Aldo Philipson.
pp. 248, Roma
La superficie del mondo su cui si estende il Buddismo è immensa, come è immensa l’antichità di questa religione. L’ampiezza degli argomenti che il Buddismo abbraccia non è meno vasta. Esso è, infatti, la scuola più antica, più profonda e comprensiva di conquista spirituale che la storia conosca.
Il Buddha nacque da stirpe ariana, nella casta degli Kshatriya, nel clan dei Sakya, la cui terra giaceva lungo il confine meridionale del Nepal. La capitale era Kapalivattu, e fu durante un viaggio da tale città che sua madre, Maya, lo diede alla luce nei Giardini Lumbini, situati giusto oltre l’odierno confine del Nepal Terai. Il padre, Suddhodana, era il Raja del clan dei Sakya e se non era un re (come spesso venne detto) era, tuttavia, un principe dotato di notevoli ricchezze.
Il bambino fu chiamato Siddharta; Gotama era il nome della famiglia. Le date principali della sua vita sono ancora controverse, ma è probabile che sia nato nel 563 a.C., che abbia lasciato la casa paterna quando aveva 29 anni, che abbia raggiunto l’Illuminazione Spirituale all’età di 35 anni, e che sia morto nel 483 a.C., all’età di ottant’anni. Ma nessuna sua biografia fu scritta, per diversi secoli dopo la sua morte.
In questa incarnazione, la sua ultima in terra, fu dotato di indole mirabile. Di grande bellezza fisica, il suo spirito era di pari beltà.
Il suo fascino era magnetico. «Il venerabile Gotama, di nobile lignaggio da parte paterna e materna, è bello, ispira fiducia: il suo colorito è soave, la sua presenza nobile e maestosa».
Figlio di un principe, si trovava tuttavia, a suo agio con tutti: bramini d’alta casta, re e principi, filosofi, guerrieri, mercanti, mendicanti e prostitute. La sua compassione era totale e almeno in un caso, che ora riferirò, si espresse con parole adoperate da un altro Maestro di Pietà. Un discepolo gravemente ammalato era stato abbandonato dagli altri che lo ritenevano ormai inutile all’Ordine; «Fratelli – disse il Buddha a coloro che lo circondavano – voi non avete né padre né madre che si prendan cura di voi; se non prendete cura l’uno dell’altro, chi lo farà? Fratelli, chi vuole assistermi assista gli ammalati».
La sua dignità era incrollabile, la sua serenità immutabile. Era infinitamente paziente, come uno che conosce l’illusione del tempo. Quando gli fu chiesto cosa fosse la durata di un leone (periodo cosmico), rispose: «Fratello, è come se ci fosse un’immensa montagna lunga e ampia, ed alta quattro leghe senza spacco o fessura, non cava, ma solida massa di roccia, ed al termine di “ogni secolo, giungesse un uomo con un panno di Benares e ogni volta con esso strofinasse tale montagna una sola volta. Ebbene, fratello, farà più presto a logorarsi ‘ quel monte che un eone a trascorrere».
Christmas Humphreys, del quale è apparso in questa stessa collana il libro sullo ZEN, è il presidente, e fu il fondatore, della Buddhist Society di Londra.
Tutta la sua vita è stata dedicata allo studio della grande religione-filosofia, e in questo libro il Buddismo è considerato nei suoi fondamenti, nei suoi sviluppi, nella sua diffusione e ramificazione geografica e ideologica, nonché nell’ispirazione fornita, per millenni, alla vita e all’arte dell’Oriente.
Questa sua opera è di importanza capitale ed esauriente, poiché, come egli stesso dice, «coloro che considerano il Buddismo “semplice”, o atto a essere riassunto in poche parole, non lo hanno mai studiato».
Argomenti: Buddhismo, Orientalistica, Religioni Antiche, Religioni e Culti Misterici, Religioni Orientali, Spiritualità, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Pensiero, Storia delle Religioni,