Il Bambino e lo Spazio – Il Ruolo del Corpo
Titolo originale: L’enfant et l’espace. Le rôle du corps
Autore/i: Lurçat Liliane
Editore: La Nuova Italia
prima edizione, introduzione all’edizione italiana di Andrea Canevaro, prefazione di René Thom, traduzione di Suzy Schneider e Andrea Canevaro.
pp. 216, Firenze
Per l’autrice di questo libro – una delle massime «esperte» francesi di educazione infantile – la funzione della scuola materna non può essere quella di anticipare o preparare la scuola successiva, collocando i bambini secondo un riferimento in prospettiva, non può essere dominata da una realtà precostituita istituzionale, come è la scuola elementare, ma deve essere la ricerca delle identità culturali, la loro promozione e la loro valorizzazione.
Gli studi contenuti in questo volume, dimostrando la diversa percezione e organizzazione dello spazio attorno ai bambini e per ciascun bambino attorno a diversi oggetti, aiutano a capire cosa si può intendere per identità culturale. Le possibilità di percezione spaziale dovrebbero essere messe da parte, per istruire tutti i bambini all’uso degli strumenti della lettura e della scrittura, o non fanno piuttosto parte della ricerca e valorizzazione di diverse organizzazioni dell’intelligenza e di diverse identità culturali?
Liliane Lurcat, psicologa, da lungo tempo collaboratrice di Henri Wallon, è ricercatrice al CNRS. Considerata uno dei maggiori esperti francesi dell’insegnamento pre-scolare, ha pubblicato numerosi lavori sulla psicologia dell’educazione e in particolare sulla genesi dell’atto grafico e gli aspetti spaziali dell’attività (spazio grafico, rappresentazione dello spazio).
Introduzione all’edizione italiana (Andrea Canevaro)
Prefazione (René Thom)
Introduzione
I rapporti dello schema corporeo e dell’oggetto
PRIMA PARTE
La proiezione dello schema corporeo nell’oggetto
I. La conoscenza degli orientamenti nell’oggetto: fattori posturali e semantici
Introduzione
1.1. Descrizione dell’esperienza campione
1.2. Analisi delle indicazioni
1.3. Discussione
1.4. La proiezione dello schema nell’oggetto: le coppie a sinistra-a destra e davanti-dietro
1.5. Discussione
II. Il riferimento nell’oggetto modellato in rapporto al corpo
Introduzione
2.1. Descrizione degli esperimenti
2.2. Risultati
2.3. Discussione
III. Riferimenti circa un oggetto d’uso: la brocca
Introduzione
3.1. Descrizione dell’esperienza
3.2. Analist dei risultati
3.3. Discussione
IV. Riconoscimento dei lati sinistro e destro dell’oggetto (indicazioni dell’automobile)
Introduzione
4.1. Descrizione della prova
4.2. Risultati
4.3. Discussione
V. Variazione dei riferimenti relativi in funzione della posizione di una bambola
Introduzione
5.1. Descrizione della prova
5.2. Risultati
5.3. Discussione
VI. Priorità e autonomia della coppia davanti-dietro in rapporto alla coppia sinistra-destra
Introduzione
6.1. Descrizione dell’esperienza
6.2. Risultati
6.3. Discussione
Conclusione della prima parte
SECONDA PARTE
Lo spazio inter-oggettuale, lo spazio inter-personale
I. Lo spazio inter-oggettuale
Il problema: le fonti della conoscenza dello spazio
1.1. Acquisizione dello spazio inter-oggettuale in un’attività usuale
1.2. Lo spazio inter-oggettuale: punti di riferimento che provengono da ordini verbali
II. La rappresentazione degli orientamenti
Introduzione
2.1. Descrizione delle esperienze
2.2. Risultati
2.3. Discussione
III. Riconoscimento della lateralità della persona di fronte
Introduzione
3.1. Condizioni dell’osservazione
3.2. Risultati
3.3. Discussione
Conclusione della seconda parte
TERZA PARTE
La proiezione riflessa dello schema corporeo
I. La proiezione riflessa
1.1. Caso particolare della proiezione nell’oggetto
1.2. Proiezione riflessa e immagine allo specchio
1.3. Aspetti semantici e posturali del riconoscimento
1.4. Riflesso
1.5. Proiezione dello schema corporeo e conoscenza
II. Il problema: il riconoscimento degli orientamenti speculari
III. La lateralità dello specchio
Introduzione
3.1. Descrizione dell’esperienza campione
3.2. Risultati
3.3. Discussione
IV. Il riflesso nello specchio: pseudo-congruenza e schema corporeo
Introduzione
4.1. Descrizione dell’esperimento
4.2. Risultati
4.3. Discussione
Conclusione della terza parte
QUARTA PARTE
La proiezione antropomorfica nell’oggetto
I. Il problema: antropomorfismo e finzione
II. Antropomorfismo e proiezione dello schema corporeo
Introduzione
2.1. Descrizione della prova
2.2. Risultati
2.3. Discussione
III. I fattori semantici della proiezione antromorfica (prova dei genitivi)
Introduzione
3.1. Descrizione della prova
3.2. Risultati
3.3. Discussione
Conclusione della quarta parte
Conclusioni generali
1. Le coppie di riferimento a sinistra-a destra, davanti-dietro
2. I livelli della proiezione dello schema corporeo nell’oggetto
3. Proiezione dello schema corporeo e conoscenza
Indice dei nomi
Argomenti: Bambini, Comunicazione, Identità, Immaginario, Immaginazione e Creatività, Infanzia, Intelletto, Pensiero, Personalità,