Idee per una Fenomenologia Pura e per una Filosofia Fenomenologica
Libro terzo – La fenomenologia e i fondamenti delle scienze
Autore/i: Husserl Edmund
Editore: Giulio Einaudi Editore
nota introduttiva e cura di Enrico Filippini.
pp. 785-986, Torino
Gli anni successivi alla pubblicazione del I libro sono per Husserl anni di ripensamento, di riformulazione e di verifica: il primitivo progetto degli altri due libri viene in certo modo accantonato e, tormentosamente, si viene formulando il materiale qui raccolto nel II e nel III libro. Il II dedicato all’analisi del costituirsi delle varie sfere della realtà, il corpo somatico, la natura, la psiche e ciò che Husserl chiamerà «io puro», spirito; un’analisi che, grazie a una sorta di infedeltà o, quanto meno, di flessibilità metodica, investirà concretamente campi inesplorati dalla mera speculazione filosofica (e si vedano a titolo di esempio le descrizioni riguardanti la localizzazione delle sensazioni nel corpo e il definirsi dei vari campi sensoriali), e insieme metterà in questione la stessa primitiva Opzione metodologica. Il III, cronologicamente precedente il II, dedicato ai prolegomeni a una critica delle scienze. Prolegomeni di estremo interesse se si considera che, rifacendosi immediatamente all’esigenza di una fondazione «assoluta» dell’oggettività scientifica e alle prime distinzioni dei vari campi e dei vari atteggiamenti scientifici, Husserl formula subito i temi che saranno della sua ultima opera importante, La crisi delle scienze europee (dove per crisi s’intenderà occultamento, da parte di ogni formalizzazione dell’esperienza, del momento formalizzante, con le conseguenze epistemologiche, etiche e perfino politiche che ciò comporta), e insieme prefigura le sue successive e fondamentali ricerche sopra la «genealogia della logica», il tentativo estremo, e forse non superabile nell’ambito della gnoseologia, di prospettare l’orizzonte materialmente semantico della classificazione scientifica.
Edmund Husserl, uno dei massimi filosofi dell’età contemporanea, nato in Moravia nel 1859, decise di dedicarsi alla filosofia dopo aver seguito i corsi di Brentano a Vienna. Insegnò a Halle, Gottinga e Friburgo, dove si spense nel 1938. Einaudi ha pubblicato in due volumi le Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica.
Argomenti: Fenomenologia, Filosofia, Filosofia Occidentale,