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I Veda – 2 Volumi

I Veda – 2 Volumi

Mantramañjarĩ – Testi fondamentali della rivelazione vedica

Autore/i: Panikkar Raimon

Editore: Rizzoli

edizione italiana a cura di Milena Carrara Pavan, traduzione dall’inglese di Alessandra Consolaro, Jolanda Grandi, Milena Carran Pavan.

vol. 1 pp. XL-626, vol. 2 pp. XXXIII-627-1192, ill. b/n, Milano

Con la parola Veda, che significa in sanscrito “il Sapere”, si indica un corpus di letteratura religiosa fra i più antichi dell’umanità, certamente il più antico, oltre che unico, del suo genere: la straordinaria varietà e complessità dei testi che ne fanno parte, la profonda e per certi versi ancora inesplorata dottrina e l’altissimo valore spirituale della sua speculazione, espressa spesso con immagini di rara suggestione poetica, ne fanno un bene prezioso e irrinunciabile per tutti gli uomini. Purtroppo, però, se si escludono le Upaniṣad, che costituiscono l’ultima porzione della rivelazione vedica, ben poco di questi antichissimi testi e stato fino a oggi tradotto in lingua italiana.
Questa antologia di Raimon Panikkar non solo contribuisce a colmare una grave lacuna, ma offre un ulteriore motivo di interesse, delineando un percorso ideale fra il primo germinare della vita e il suo pieno compimento nella libertà di una vita nuova; essa si presenta non tanto come «un libro sulla filosofia o sulla spiritualità hindū», quanto piuttosto come «una testimonianza della rivelazione vedica intesa come disvelamento delle profondità che ancora risuonano nel cuore dell’uomo moderno, cosicché egli possa diventare più consapevole della sua eredità» e «come un invito ad appropriarsi dell’esperienza fondamentale dell’uomo vedico».
Con questa moderna, agile e meditata traduzione dei passi più significativi delle Sacre Scritture degli hindù – non esclusa la Bhagavad-gītā, che rappresenta, secondo il celebre pensatore Śaṅkarācārya, la quintessenza di tutti i Veda – Panikkar ne ha illuminato, per così dire, la straordinaria modernità, facendone uno strumento di riflessione personale, di meditazione e di preghiera per il lettore contemporaneo, nella prospettiva della percezione diretta della Realtà universale in quella che egli ama chiamare «visione cosmoteandrica». (Stefano Piano)

Ciò da cui gli esseri sono nati,
ciò per cui, quando sono nati, essi vivono,
ciò in cui, morendo, essi entrano,
quello devi desiderare conoscere:
quello e Brahman. (TU III, 1)

«Questo Brahman, sorgente e fine di ogni cosa, non è un “essere” separato, non è solo all’inizio e alla fine del pellegrinaggio ontico Brahman è il culmine e il fine dell’intero mondo vedico, delle sue preghiere, dei suoi inni e sacrifici e delle aspirazioni in essi contenute. E il centro profondo della nostra esistenza (sat), cioè la coscienza (cit) e anche la gioia (ānanda) …»

Raimon Panikkar (Barcellona 1918), considerato fra i maggiori pensatori della nostra epoca, partecipa di una pluralità di tradizioni: indiana ed europea, hindū e cristiana, scientifica e umanistica. E laureato in chimica, filosofia e teologia.
Ha tenuto corsi e lezioni in molte università in Europa (Madrid, Roma, Edinburgh-Gifford Lectures), in Asia (Vārāṇasī, Bangalore, Chennai) e America (Harvard, California). E membro dell’Istituto internazionale di Filosofia e della Commissione dell’Unesco per il dialogo interculturale. Vive ora ritirato sulle montagne della Catalogna dove continua la sua vita attiva e contemplativa.
Ha scritto numerosi libri e articoli su argomenti che vanno dalla filosofia della scienza a metafisica, teologia e religione comparate. Tra le sue opere più recenti apparse in italiano si segnalano: Trinità ed esperienza religiosa dell’uomo, 1989; Il silenzio di Dio. La risposta del Buddha, 1992; La nuova innocenza, 1996; L’esperienza di Dio, 1998; La pienezza dell’uomo. Una cristofania, 1999/2000; Mito, fede ed ermeneutica, 2000; L’esperienza filosofica dell’India, 2000; L’incontro indispensabile: dialogo delle religioni, 2001.

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