I Valori Autentici
Autore/i: Anicio Manlio; Torquato Severino Boezio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione e cura di Massimo Jevolella.
pp. 80, Milano
Le parole illuminanti del primo filosofo medievale, scritte nel buio di un tetro carcere nel quale fu ingiustamente rinchiuso, torturato, ucciso da un potere cieco.
Queste massime, tratte dall’opera che Dante tenne sempre con sé negli anni dolorosi dell’esilio, mostrano quanto la fortuna terrena sia ingannevole e come la vera felicità si conquisti attraverso i valori spirituali e interiori.
Non il possesso delle cose rende infatti felici, ma lo sguardo che l’uomo pone sul mondo e dentro di sé, fino a scoprire una scintilla di luce divina.
Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (Roma, 476 – Pavia, 525), filosofo romano, fu console e senatore sotto il regno goto – romano e si dedicò agli studi fin dall’età giovanile commentando l’Isagoge di Porfirio e componendo dei trattati sulle arti del Quadrivio, di cui restano il De arithmetica e i primi cinque libri del De musica (il quinto è incompleto), sui quali si strutturò l’insegnamento medievale. Nel 510 venne nominato console e in questi anni tradusse e commentò le Categorie e il De interpretatione, fondamenti dell’insegnamento della logica fino al XII secolo, e altre opere purtroppo perdute: i commenti agli Analitici primi e secondi, ai Topici di Aristotele, ai Topici di Cicerone. Scrisse inoltre opere originali di logica: De syllogismis, De divisione, De hypotheticis syllogismis, De differentiis topicis.
Argomenti: Introspezione, Ricerca Interiore, Trascendenza,