I Simboli Cinesi di Vita e di Morte – Nelle Pitture del Drappo Funerario di Mawangdui (II Secolo a.C.)
Titolo originale: La bannière
Autore/i: Larre Claude; Rochat De La Vallée Elisabeth
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione italiana, introduzione degli autori, edizione italiana a cura e traduzione dal francese di Fabrizia Berera, in copertina: Particolare del drappo funerario di Mawangdui e, sul retro, il drappo intero.
pp. 160, nn. illustrazioni e 1 carta geografica b/n, Milano
Dall’introduzione:
« Il drappo funerario, detto di Mawangdui, è dispiegato davanti a noi. È un oggetto superbo. Il colore sontuoso, reso più sorprendente e misterioso dai duemila anni di permanenza sotto terra, si estende sulla seta bruna. Grazie all’intreccio di animali fantastici, alla nettezza, all’eleganza e al vigore dei personaggi, alla nobiltà degli atteggiamenti, alla bellezza dei tratti dei contorni, alla fermezza del disegno calligrafico, alla sicurezza delle tecniche utilizzate e allo stato eccezionale di conservazione, noi abbiamo un oggetto d’arte di prima qualità e un inesauribile documento di informazioni per la storia e per l’archeologia. Ci viene offerta una sintesi potente e semplice della vita, così come poteva essere rappresentata con immagini, all’epoca dell’instaurazione dell’Impero, iniziato dai Qin (221 a.C.) e affermatosi con gli Han (206 a.C.-220 d.C). Coloro che, come noi si appassionano a un’interpretazione rigorosa, certo, ma ricca ed elevata della vita, studieranno con attenzione questo incontro con la mitologia, il ritualismo e il pensiero riguardanti il percorso dell’uomo attraverso l’universo, che questo drappo funerario mette sotto i nostri occhi. Vi è di che sognare, di che pensare, vi è materiale da meditare e su cui ragionare; materiale che ci ammaestra su quello che è la vita e sui «passaggi» che occorre affrontare per realizzarne al meglio l’immensa proposta.
Tanta ricchezza rende ridicoli gli schemi ristretti, mortificati dalla triste astrazione, che riduce, razionalizzando, l’esuberante movimento, eternamente incominciato e mai completato, che ci rende individui senza spezzare la nostra rotale immersione nella vita universale. […]»
Introduzione
- La scoperta e il significato dell’oggetto
- Due tumuli e tre tombe
- Gli occupanti delle tombe
- I sarcofagi incorporati gli uni negli altri
- Il talismano
- Incantesimo e Ispirazione
- La pittura mitologica
- Identificazione
- Gli Hun e i Po
- Il richiamo delle anime
- Il destino degli Hun
Schema analitico del drappo di Mawangdui
Presentazione
La parte superiore del drappo
- Il genio dalla coda di serpente
- I draghi
- Il corvo nero nel sole
- I dischi rossi
- La lepre e il rospo sullo spicchio di luna
- Sole e luna
- Le gru
- La campana sospesa tra i due geni sulle loro cavalcature
- I guardiani della Porta del Cielo
- I paradisi di immortalità
- Il regno dell’Indistinto
La parte mediana del drappo
- Il baldacchino e il fiore
- La coppia delle fenici
- Al centro il grande uccello
- La defunta e la sua scorta
- Le dea
- I due accoliti
- La trave del Tuono e il quadrato terrestre
- I leopardi
- Il disco di giada bi
- Il parametro a due lembi
- La coppia di uccelli
- Il litofono
- Il banchetto funebre
- I draghi yin e yang
- La parte inferiore del drappo
- Lo zoccolo della Terra
- Il genio delle acque
- Tartarughe e gufi
- Il serpente trasversale rosso
- I pesci
- I geni
- L’«In basso» è costrizione
Il drappo funerario nel suo insieme
- L’asse centrale
- Visione d’insieme
- La numerologia
- La suddivisione del drappo funerario
- Inversione dell’orientamento
- L’organizzazione dell’essere vivente
- Una sorta di Tachisme
Emanazioni
Lemmario
Bibliografia
Indice analitico
Argomenti: America Precolombiana, Cultura Cinese, Segni e Simboli, Simbolismo,