I Sentimenti
Autore/i: Geymonat Ludovico
Editore: Rusconi
avvertenza dell’autore.
pp. 144, Milano
Che cosa sono i sentimenti? Un poeta arabo pensò che essi rappresentano, attraverso fugaci forme, l’eterna danza del tempo. Per questa domanda torna ora a suggerire una risposta Ludovico Geymonat, il nostro più illustre epistemologo, ripercorrendo un itinerario che egli cominciò oltre mezzo secolo fa, colloquiando con un filosofo come Piero Martinetti e cercando in mezzo al conformismo del ventennio una risposta a questa domanda che ogni uomo si pone.
Dopo aver passato in rassegna ali stati sentimentali attraverso le possibili valutazioni etiche, Geymonat esamina dieci sentimenti esemplari, dalla collaborazione all’odio, dalla benevolenza alla superbia, dalla devozione all’amore. E proprio l’amore che chiude questa carrellata di situazioni e sensazioni; quell’amore che tra l’amante e l’amato diventa «la fiducia completa dell’uno nell’altro», capace di garantire che «quanto essi si rivelano a vicenda resterà un segreto per gli estranei».
La ragione abita queste pagine. I sentimenti non sono uno smarrimento, perché grazie a essi la nostra massima facoltà può restituirci delle direttive di vita più vere. Nei sentimenti si ritrova l’uomo di sempre, nel loro buon uso l’uomo migliore. Anche qui l’itinerario tocca un punto delicato, caro ai ricordi di Geymonat: è possibile dividere gli uomini in superiori e inferiori grazie ai sentimenti.
Questo libro non è un trattato scientifico su tali facoltà, bensì è un gioco filosofico tra i ricordi, che permette al lettore di ritrovare se stesso e di affrontare i più antichi problemi che’ affollano le vite. Una guida nata da una penna esperta e da direttive chiare con la quale è possibile orientarsi tra i mille riflessi di questo mondo trasparente.
Un libro che sa penetrare e cambiare qualcosa nell’animo dell’uomo. (Armando Torno)
Ludovico Geymonat (Torino 1908), laureatosi in filosofia (1930) e in matematica (1932), avendo rifiutato di iscriversi al partito fascista è costretto ad abbandonare l’insegnamento alla Facoltà di Scienze di Torino. Svolge un ruolo di primo piano nella guerra di liberazione in Piemonte. Dopo la liberazione insegna in diverse Università (a Cagliari e Pavia) per poi ottenere nel 1956 la prima cattedra italiana di Filosofia della scienza presso l’Università di Milano. Nel 1974 ha ottenuto la Médaille Koyré per la storia della scienza e nel 1985 l’Accademia dei Lincei gli ha assegnato il Premio nazionale di filosofia. È autore di moltissime pubblicazioni tradotte in varie lingue tra le quali sono da segnalare: Studi per un nuovo razionalismo (Chiantore 1945); Galileo Galilei (Einaudi 1957); Filosofia e filosofia della scienza (Feltrinelli 1960); Scienza e realismo (ivi 1977); Contro il moderatismo (ivi 1978); Paradossi e rivoluzioni (il Saggiatore 1979); Per Galileo (Bertani 1981); Riflessioni critiche su Kuhn e Popper (Dedalo 1983); Lineamenti di filosofia della scienza (Mondadori 1985); Scienza e storia (Bertani 1985 ); Le ragioni della scienza (con G. Giorello e F. Minazzi, Laterza 1986); La ragione e la politica (Bertani 1987); Del marxismo (ivi 1987); La libertà (Rusconi 1988) oltre alla monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico (Garzanti 1970-76 in 7 voll.).
Argomenti: Libri vari,