I Santi nel Medioevo
Uomini di fede, mistici e sovrani al servizio della carità
Autore/i: Pernoud Régine
Editore: Rizzoli
prima edizione, traduzione di Anna Marietti.
pp. 336, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Dopo la predicazione evangelica dei primi discepoli e le persecuzioni di Nerone e di Diocleziano, il cristianesimo esce dalle catacombe e si diffonde, con una diramazione estesa e rapidissima, in tutta l’Europa. Legittimata dall’imperatore Costantino, la nuova religione si impone anche tra i nobili, tra i potenti, tra i re. E. nell’Alto Medioevo assistiamo a una grande fioritura della santità proprio in questa categoria di persone, che servono ancor più autorevolmente da guida e da esempio per i loro sudditi.
Re e regine operano la conversione dei popoli ad essi assoggettati e conquistano la gloria degli altari.
Fondano o ispirano (e spesso vi si ritirano & finire i propri giorni in preghiera) monasteri che diventeranno nei secoli centri di conservazione e di diffusione della cultura, non solo religiosa. Accanto a queste grandi figure (ogni nazione europea può annoverare un santo fra i propri regnanti), risaltano quelle dei monaci, i fondatori dei maggiori ordini, che attirano alla vita di contemplazione e di studio un enorme numero di seguaci. Nel corso del Medioevo, quindi, la storia sociale e culturale dell’Europa coincide, grazie alla fondamentale influenza esercitata dai santi su ogni aspetto della vita dell’epoca, con la storia della Chiesa.
Ma i santi del Medioevo non sono soltanto questi personaggi rappresentativi, che avrebbero comunque lasciato un segno nella storia. La vocazione alla santità ottiene una risposta entusiastica da parte di persone umilissime, illetterate, provenienti da oscuri villaggi. E questi santi sanno trovare nella fede il coraggio di affrontare i potenti, di superare ogni ostacolo, morale e materiale, per raggiungere, al pari dei regnanti e dei grandi pensatori, la perfezione che li porta ad essere onorati e venerati dal popolo.
La «vox populi» resta infatti il requisito fondamentale per il riconoscimento dei santi. La prudenza della Chiesa nell’ammettere i miracoli e nel canonizzare i santi è sempre stata sopraffatta dalla devozione dei fedeli, che hanno fatto sorgere cappelle e santuari ovunque intuivano la presenza di ciò che rispondeva alla loro esigenza di perfezione cristiana.
Molteplici sono le forme della santità, che si esprime nella rinuncia volontaria e consapevole ai privilegi terreni, nel sacrificio della propria stessa vita per l’affermazione della verità e della giustizia, o nell ’abbandono sereno e fiducioso a un genere di vita che trova ogni appagamento nella carità e nella dedizione per il prossimo.
Attraverso l’esame delle figure più rappresentative di ogni aspetto della santità, l’autrice compone un quadro completo della storia e della vita quotidiana del mondo occidentale lungo l’arco del millennio chiamato Medioevo.
Specchio ideale delle virtù cristiane, la santità si impone in ogni aspetto della vita sociale e culturale del Medioevo: re e regine, papi, filosofi, fondatori dei grandi ordini monastici, ma anche semplici madri di famiglia, contadini, persone umilissime, sono accomunati dal riconoscimento della «vox populi» che, prima ancora della canonizzazione ufficiale della Chiesa, li assume a modello di vita. Attraverso vivaci ricostruzioni biografiche delle figure più rappresentative – Luigi di Francia, san Martino di Tours, san Colombano, san Benedetto, fino a Giovanna d’Arco e a Tommaso Becket – Régine Pernoud traccia un quadro completo non solo della santità, ma anche della storia e della vita quotidiana del Medioevo.
Régine Pernoud, autorevole studiosa del Medioevo, fondatrice del Centro Giovanna d’Arco e conservatore degli Archivi nazionali di Parigi, è autrice di numerose opere storiche, tra cui particolare importanza rivestono quelle dedicate a Eloisa, a Eleonora di Aquitania, alla Regina Bianca, a Giovanna d’Arco. In questa stessa collana è già stato pubblicato La donna al tempo delle cattedrali.
Argomenti: Fede, Medioevo, Misticismo, Vita di Santi,