I Sacrifici Umani nell’Antica Grecia
Autore/i: Huges Dennis D.
Editore: Salerno Editrice
traduzione di Luca Falaschi, in copertina «cratere apulo» del cosiddetto “pittore di Dario”, proveniente da Canosa (340-330 a.C.) Napoli, Museo Nazionale.
pp. 384, Roma
Sacrificio umano: un misto di orrore e di sottile, perverso fascino sembra promanare da queste parole, evocando immagini cruente veicolate da secolari sedimentazioni letterarie e iconografiche. Oscure divinità esigono un tributo di sangue vergine e innocente, per essere placate o per dispensare favori, in un groviglio freudiano di pulsioni erotiche e distruttive, di eros e tànatos, amore e morte: fanciulle, ragazzi, persino bambini sono le vittime designate di un macabro rituale. Molte civiltà del passato hanno conosciuto questa triste consuetudine; ma cosa si può dire di tale pratica riguardo l’antica Grecia? La presenza del sacrificio umano nel mito e nella letteratura dei Greci è assai consistente, e ha indotto a pensare che ciò riflettesse un’usanza realmente diffusa. L’autore affronta il delicato argomento senza pregiudizi, analizzando e facendo interagire tutte le fonti a disposizione: la documentazione archeologica, innanzitutto; poi, le testimonianze storiche; i loci letterari; il mito. La conclusione – solidamente argomentata – è che occorre distinguere tra l’idea del sacrificio umano e la pratica di esso: se l’una è stata sicuramente vitale e ha alimentato una teoria sterminata di autori e di opere, l’altra è invece tutt’altro che inoppugnabilmente documentata. La fertile fantasia greca, insomma, non sembra essersi macchiata di innocente sangue sacrificale.
Argomenti: Antica Grecia, Antiche Civiltà, Antichi Costumi, Riti, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Tradizioni,