I Messaggi Profetici del Papa Buono
Il futuro letto attraverso le encicliche i pensieri e i discorsi di Giovanni XXIII
Autore/i: Baschera Renzo
Editore: Casa Editrice Meb
presentazione dell’autore.
pp. 152, tavv. b/n f.t., Torino
Diverse persone, molto vicine a Giovanni XXIII, hanno dichiarato di avere avuto l’impressione che questo eccezionale personaggio sentisse gli avvenimenti prima che questi maturassero.
Henry P. Van Dusen, presidente dell’Istituto per l’Unione Teologica, dice testualmente: «il Concilio… venne al papa in una rivelazione privata, analoga alle ispirazioni che hanno guidato e diretto i più grandi veggenti spirituali di tutti i tempi». D’altra parte non può essere che così poiché è dato solamente ai grandi spiriti di vedere al di là dei condizionamenti umani. E negli scritti, nei discorsi, di Giovanni XXIII possiamo trovare delle premonizioni che hanno un loro contenuto profetico: si tratta di sfolgoranti raggi di luce nella profonda notte in cui è precipitato l’uomo. Giovanni XXIII ci dice che ci sarà una nuova, terrificante guerra; ci dice che la sede pontificia verrà trasferita a Milano e poi a Torino (dove l’ermellino verrà macchiato di sangue), prima che il successore di Pietro vada esule al di la dell’oceano.
Ma questi Messaggi Profetici ci annunciano soprattutto il trionfo dell’amore, il trionfo di quella pace universale alla quale gli uomini di buona volontà hanno sempre aspirato. Papa Giovanni aveva già avuto la premonizione di salire al soglio pontificio, aveva anche «sentito» che il suo compito si limitava all’apertura del concilio, perché un altro Papa lo avrebbe concluso.
E sono proprio queste rivelazioni già maturate che conferiscono alle Profezie di Papa Giovanni un valore di verità, serietà e credibilità.