I Leoni d’Argouges
Titolo originale: Les lions diffamés
Autore/i: Naudin Pierre
Editore: Sonzogno
prima edizione, traduzione di Riccardo Mainardi, in copertina: illustrazione di Margherita Camorali.
pp. 578, 1 illustrazione b/n f.t., Milano
Vigliacchi.
Impostori.
Mio padre non è un traditore.
Si è battuto col coraggio di una tigre quando all’Ecluse scorrevano fiumi di sangue e gli inglesi avevano la meglio. Se qualcuno tradì, non fu mio padre. Gli stendardi d’Argouges sono nel fango.
I leoni d’Argouges patiscono pubblica infamia.
Ma questo disonore che vorreste far ricadere sul nostro capo ricadrà invece sul vostro. Voi siete i traditori. Voi i vili. Voi i bugiardi. Voi i pavidi. C’e un uomo tra voi? No, se nessuno leverà la voce e la mano a far cessare quest’orrore. Gente senza onore, che condanna un innocente.
Padre mio, abbiate fiducia. Laverò quest’onta. Alzate la testa con orgoglio, padre. Giacché non c’é nulla di cui dobbiate arrossire, e la calunnia insozza chi la fa, non chi la subisce.
Un giorno sarete orgoglioso di vostro figlio Ogier, padre mio. Sarò degno di voi. Sono solo un ragazzo, è vero. Ho tredici anni appena e posso soltanto ingoiare lacrime amare mentre le insegne d’Argouges sono trascinate nella polvere.
Gli uomini sono qui, raccolti attorno al palco dell’infamia. Almeno, parrebbero uomini, se non fosse per quella luce nei loro occhi, la luce della paura, che fa preferire una comoda menzogna a una pericolosa verità.
Laggiù, le donne. Le intravedo con le loro cuffie colorate alle finestre del castello. Anche loro assistono a questa atrocità.
Ma crescerò, padre. Diventerò un cavaliere. Conoscerò il mestiere delle armi. Conoscerò la guerra e farò paura. Conoscerò l’amore e sarà il mio cuore a tremare. Sarò condottiero e uomo di corte, saprò maneggiare la spada davanti al nemico e la viola davanti all’amata. Vivrò mille avventure in questa Francia crudele e gentile popolata da guerrieri in armatura e dame use all’amor cortese.
Sarà come una favola splendida d’amore e di guerra, tale da far invidia agli eroi di Omero; e a ogni parola, a ogni verso che aggiungerò alla mia chanson de geste, i leoni d’Argouges risorgeranno fieri dalla polvere, su, in alto, sempre più in alto, ad agitare nel vento le loro folte criniere d’oro.
Nato nel 1923, Pierre Naudin ha esercitato diversi mestieri praticando tra l’altro lo sport a livello agonistico. Appassionato studioso del Medioevo, ha dedicato cinque anni alle ricerche necessarie per la stesura di I leoni d’Argouges, suo nono romanzo. Paragonato dalla critica entusiasta a Jack London per il senso dell’avventuroso, ma anche a John Steinbeck per la forte tensione drammatica che sa imprimere al racconto, Naudin si è riconfermato con questo romanzo cavalleresco dagli accenti epici uno scrittore di forte temperamento capace di comunicare con immediatezza al lettore tutto il fascino di un’epoca favolosa e lontana.
Argomenti: Letteratura, Romanzo, Storia,