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I Giochi a Roma di Strada e d’Osteria

I Giochi a Roma di Strada e d’Osteria

Dalla «Passerella» alla «Morra», dalla «Ruzzica» alla «Zecchinetta», più di 400 modi per divertirsi ricostruiscono il vivace e popolare spaccato della Roma d’una volta

Autore/i: Roberti Giorgio

Editore: Newton Compton Editori

premessa dell’autore.

pp. 448, nn. illustrazioni b/n, Roma

Dalla «Passatella» alla «Morra», dalla «Ruzzica» alla «Zecchinetta», dal «Rubbacantoni» al «Tre-tre-giù-giù», dal «Sartalaquaja a camminà» a «Zipidì, zipidè», da «Chi tocca pe’ primo er gangheno» a «Topa-topa», da «Pilaccia in canoffiena» a «Madama Dorè», più di quattrocento giochi, creati originariamente dagli adulti e divenuti solo in seguito patrimonio dei ragazzi, tornano in questo libro a rammentarci il volto popolare della Roma di ieri. Giochi poveri, ma fantasiosi, che si è soliti ricordare come «i giochi del nonno» e che ricompongono un suggestivo spaccato di una Roma che non è più. Ai bambini e ai ragazzi di oggi, costretti a convivere in angusti spazi con i loro giocattoli che nulla più lasciano all’immaginazione e obbediscono solo alle leggi inique del mercato, è dedicato questo libro che – attraverso la ricostruzione puntuale delle autentiche voci gergali che definivano comportamenti e regole del gioco – fa rivivere invece il fascino antico, la vivacità popolaresca, l’ingenua riproposizione di antichi miti e riti di quei divertimenti di strada e di quei passatempi d’osteria che anche i più grandi solevano concedersi con allegria e che pure ci aiutano a ricomporre il mosaico della vita quotidiana della Città Eterna.

Giorgio Roberti, romano, scrittore e folclorista, presiede da anni il Centro Romanesco Trilussa, adoperandosi per una più approfondita conoscenza della letteratura dialettale e del linguaggio di Roma. Come giornalista ha diretto il mensile Meo Patacca, ha condotto una nota rubrica televisiva ispirata a Roma, dirige attualmente il periodico dialettale Romanità e collabora con il quotidiano Il Tempo, firmando una rubrica intitolata «Il sonetto». Gli sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tevere per la saggistica, il Premio Roma per la poesia e il Premio Internazionale Astra per la satira. Tra le sue molte pubblicazioni ricordiamo: Er Vangelo saronno San Marco per la prosa; ’Na zeppa all’occhio, Roma in timbri, Giuda per la poesia. Per il Centro Romanesco Trilussa ha curato diverse raccolte antologiche.

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