I Giardini di Roma
Folclore, poesia e storia della città attraverso l’evoluzione delle «isole verdi»: la riscoperta di una rinascimentale bellezza in un’ideale sintesi tra natura e arte
Autore/i: Tagliolini Alessandro
Editore: Newton Compton Editori
prefazione dell’autore, ricerca iconografica dell’autore e di Giulio Fefé, in copertina: Gaspar Van Wittel, Veduta di Villa Medici (Roma, collezione Colonna).
pp. 336, nn. illustrazioni b/n, Roma
Dagli esempi dell’antica Roma, l’arte dei giardini, custodita sapientemente tra le mura dei conventi, si trasmette nel clima fecondo dell’Umanesimo, ritrovando nei giardini dei letterati, fioriti tra le rovine dell’urbe, le basi di una nuova poetica. Essa diviene espressione non solo di valori formali, dovuti alla genialità degli artisti creatori, ma del rapporto che lega l’uomo alla natura. Gli estremi di questa dialettica trovano nei programmi di rinnovamento della città, portati avanti nel Cinquecento, un momento propizio per la loro affermazione, generando un confronto tra «arte» e «natura», in cui il giardino assume un ruolo preminente. L’idealismo di una «terza natura», emersa dal superamento dei termini natura-arte, conduce ad una visione paesistica che ha il suo esordio sul finire del Cinquecento e nel Barocco le sue emergenze più inquietanti. Altri giardini sorgono sotto l’influenza neoclassica, mentre si piegano alla nuova moda quelli esistenti, intervenendo anche nell’organizzazione degli spazi urbani. Dopo il declino delle grandi ville principesche, l’arte dei giardini affianca i programmi urbanistici del Novecento esigendo nuovi spazi. La testimonianza degli artisti creatori, dei committenti e dei letterati del tempo, permette di seguire le fasi della ricerca e della trasformazione del gusto. Così le vicende storiche dei giardini di Roma forniscono il documento della sua cultura, divenendo la storia stessa della città.
Alessandro Tagliolini, scultore e paesaggista, è da anni il promotore di un rinnovato interesse per l’arte dei giardini di cui, attraverso l’attività artistica, mostre storiche e scritti, afferma l’estrema attualità. Il presente volume, frutto di anni di ricerche, è il contributo dell’autore alla storia della sua città natale.
Prefazione
I Giardini nell’Antica Roma
- «Lucus» e «nemus»
- Gli «horti»
- Il «paradiso» del latifondo
- Declino degli «horti» imperiali
I Giardini del Medioevo e dell’Umanesimo
- Il giardino monastico
- Il giardino cortigiano
- L’esperienza umanistica
- Il sogno di Polifilo
I Giardini nel Cinquecento
Parte prima
- Gli artefici del giardino rinascimentale
- Gli orti letterari
- La moda delle grottesche
- Influenze europee
- Il sacco di Roma
- Rinascita dell’arte dei giardini
- Uno spettacolo senza barriere
- La «terza natura»
Parte seconda
- Il Belvedere
- Villa Madama
- Il giardino della Farnesina
- Villa Medici
- Orti Farnesiani
- Villa Giulia
- I giardini del palazzo del Quirinale
- Villa Montalto
- Villa d’Este a Tivoli
- Villa Mattei
- Palazzo Farnese di Caprarola
- Villa Lante di Bagnaia
- Il Sacro Bosco di Bomarzo
I Giardini nel Seicento
Parte prima
- Il classicismo nel giardino barocco
- Ritorno alla natura
- Apparati floreali negli spazi urbani
- Lo sviluppo della botanica
Parte seconda
- Villa Aldobrandini a Frascati
- Villa Borghese
- Villa Ludovisi
- Villa Pamphili
I Giardini nel Settecento
- Le nuove ville
- Un giardino per l’archeologo: la villa Albani
- Propaggini del Barocco
- Il giardino pittoresco
I Giardini nell’Ottocento
- Il «Giardino del Grande Cesare»
- La villa suburbana dei Torlonia
- Il periodo umbertino
I Giardini nel Novecento
- Sviluppo del verde nei primi piani regolatori
- Le opere del periodo fascista
- L’E.U.R. e il recupero del «verde» nella città
Bibliografia
Indici
Indice dei nomi
Indice dei luoghi
Argomenti: Cultura, Leggende, Natura, Roma, Storia, Tradizioni, Urbanistica,