I Gesuiti alla Corte di Pechino 1601 – 1813
Due secoli e mezzo di eroismi per la diffusione della fede cattolica in Cina – dalla morte di S. Francesco Saverio a Sanciano a quella del P. Luigi de Poirot a Pechino (1552- 1813)
Autore/i: Bortone Fernando
Editore: Desclée & C. – Editori Pontifici
pp. XV-304, nn. illustrazioni b/n, nn. tavole a colori e b/n f.t., Roma
«Abbozzai questo lavoro mentre ero missionario in Cina (1931-1949), consultando le biblioteche e gli archivi di Sciangai e di Pechino.
Obbligato dall’infausto corso degli avvenimenti a rimpatriare, ho avuto l’opportunità di ampliarlo e perfezionarlo, servendomi dei documenti conservati negli archivi e biblioteche romane della Compagnia di Gesù, della Città del Vaticano e della Sacra Congregazione di Propaganda Fide.
La materia svolta riguarda principalmente l’apostolato dei gesuiti alla Corte imperiale di Pechino (1601-1813). Questo lavoro prosegue quindi la narrazione degli avvenimenti riguardanti il primo missionario gesuita che si stabilì a Pechino. Si consulti in proposito il nostro studio biografico: «P. Matteo Ricci S. J.: Il Saggio d’Occidente», 1552-1610; 2° ed., Desclée & C., Roma, 1965: libro premiato con cinque medaglie d’oro.
Queste pagine hanno per scopo d’illustrare ai lettori italiani le splendide figure di eroi dell’azione missionaria, i quali, durante due secoli, si prodigarono indefessamente per la diffusione del cristianesimo in Cina.[…]»
Il P. Fernando Bortone, prima di consacrarsi a Dio, studiò ingegneria nell’Università di Roma, e prestò servizio militare in artiglieria come ufficiale di complemento.
Per corrispondere alla divina chiamata, dall’Almo Collegio Capranica passò alla Compagnia di Gesù e si laureò in filosofia nella Pontificia Università Gregoriana.
Mandato missionario in Cina, per 18 anni si dedicò con passione allo studio della lingua, della storia e dei costumi del paese. Insegnò storia e geografia della Cina a Pechino, esercitò un fruttuoso apostolato in altre città, particolarmente tra le classi colte, e pubblicò opere di storia, di linguistica e di morale, in italiano e in cinese.
Sotto la pressione della rivoluzione comunista, costretto a rimpatriare, non ha interrotto la sua attività di scrittore, pubblicando le opere preparate in gran parte in Cina. In premio delle sue pubblicazioni, è stato nominato membro di numerose accademie artistico-letterarie, ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio tre premi letterari per la cultura ed è stato decorato con numerose medaglie, una coppa d’argento e un serto d’oro, quale “Poeta italo-cinese”. Nominato Cavaliere di Malta con il grado di Cappellano del Sovrano Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme e candidato al Premio Nobel per la sinologia, giusta comunicazione ufficiale del Comitato di Stoccolma (marzo 1968).
I libri del P. Bortone sulla Cina formano una collana di sette volumi, dei quali è uscito già il primo: Matteo Ricci 8.1., Il Saggio d’Occidente (Roma, 1965), al quale fa seguito il presente, che continua la storia dell’apostolato missionario in Cina fino alla morte a Pechino dell’ultimo gesuita, avvenuta il 13 dicembre 1813.
In Copertina: Il P. Giovanni Adamo Schall, gesuita tedesco, in abito mandarinale, Presidente del dicastero dell’Astronomia di Pechino nel secolo XVII.
Disegno del pittore Milo Corso Malverna e della sua collaboratrice Maria Falessi.
Gli ideogrammi del titolo cinese sono usciti dal pennello di S. E. Shen Chang-huam Ambasciatore della Repubblica Cinese presso la Santa Sede.
I caratteri bambù del titolo italiano sono stati delineati da Andrea Liu Hung-Yuan, seminarista del Collegio Urbano di Propaganda Fide.
Argomenti: Antropologia, Evangelizzazione, Orientalistica, Religioni e Culti Misterici, Religioni Orientali, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli,