I Dieci Errori di Napoleone – Sconfitte, Cadute e Illusioni dell’Uomo che Voleva Cambiare la Storia
Autore/i: Valzania Sergio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, collana: Le Scie.
pp. 236, Milano
«Io non intendevo conquistare nulla: a me bastava la gloria di aver agito con rettitudine e la benedizione dell’avvenire. Chi poteva pensare che proprio lì avrei fallito e sarei andato incontro alla mia rovina?» (Napoleone a proposito della campagna di Russia)
«La storia ha una sua natura sfuggente ed elusiva, tende a non dichiarare le proprie leggi. Individuare i momenti nei quali Napoleone avrebbe potuto indirizzare in modo diverso la sua avventura, incanalandola verso un esito migliore, rischia di risultare arbitrario. Ma il tentativo non è inutile in vista della comprensione politica e umana di una delle vicende più affascinanti della storia moderna.»
Sergio Valzania ci invita a questo «azzardo storico» isolando dieci errori (ma il numero è evidentemente arbitrario e pretestuoso) commessi da Napoleone a partire dalla ripresa della guerra contro l’Inghilterra nel 1804, iniziale e rovinoso sbaglio della carriera politica e diplomatica dell’imperatore, fino alla battaglia di Waterloo, che mette la parola fine all’avventura bonapartista con una disfatta senza eguali. Napoleone fu sempre innanzitutto un militare: l’aver appreso alla perfezione il proprio mestiere, essere un valoroso soldato, gli procurò le maggiori soddisfazioni, ma lo portò anche a scegliere sempre le vie della guerra a scapito di una più promettente politica diplomatica. Le sue capacità di tattico sono fuori discussione: a determinare la sua sconfitta fu piuttosto l’incapacità di comprendere i fenomeni della geopolitica e della grande strategia, i rapporti di forza sottostanti ai conflitti maggiori, le tensioni prodotte «dalle impalpabili volontà dei popoli» che non la forza militare di un avversario più capace di lui sul suo terreno d’elezione.
Vissuto a ridosso di una censura storica decisiva, Napoleone si lasciò tentare da progetti e ambizioni eterogenee: da una parte l’inserimento personale e familiare nel sistema delle dinastie monarchiche europee, dall’altra le nuove istanze egualitarie portate dalla rivoluzione francese. Se fosse stato in grado di scegliere fra questi progetti inconciliabili probabilmente il suo destino sarebbe stato diverso. D’altronde senza gli sbagli e le cadute la sua figura non avrebbe esercitato sui posteri lo stesso fascino, e il mito di Napoleone, basato sull’idea dell’eroe in lotta contro forze superiori, non sarebbe così grande e vivo.
In copertina: François-Joseph Sandmann, Ritratto di Napoleone a Sant’Elena, sul dorso: Hippolyte Delaroche, Napoleone a Fontainbleau, il 31 marzo 1814, dopo la sua abdicazione (part.), in quarta di copertina: Jean-Louis-Ernest Meissonier, Campagna di Francia, 1814.
Sergio Valzania (Firenze 1951), storico e studioso della comunicazione, autore radiofonico e televisivo, dal 2002 al 2009 ha diretto i programmi radiofonici della RAI. Dal 2001 insegna all’Università di Genova e dal 2010 alla LUISS di Roma. Ha scritto su «La Nazione», «Avvenire»,
«La Repubblica», «il Giornale», «L’Indipendente», «Liberal». Fra le sue opere di storia militare ricordiamo: Retorica della guerra (Salerno 2002), Jutland (Mondadori 2004), Austerlitz (Mondadori 2005), Sparta e Atene (Sellerio 2006), Le radici perdute dell’Europa (con Franco Cardini, Mondadori 2006), Wallenstein (Mondadori 2007) e U-Boot (Mondadori 2011).
Introduzione
I – Waterloo
II – La pace sfugge di mano
III – Dieci anni di impero
IV – Trafalgar: il volto oscuro di Austerlitz
V – La perdita dell’iniziativa strategica
VI – L’errore spagnolo
VII – Una moglie austriaca
VIII – La guerra contro la Russia
IX – L’inutile vittoria della Moskova
X – 35 giorni a Mosca
XI – Un armistizio senza pace
XII – La vittoria fugge
XIII – Perdere l’ultima occasione
XIV – Ancora Waterloo
Nota bibliografica
Cronologia napoleonica
Indice dei nomi
Argomenti: Arte della Guerra e Strategia, Biografie, Politica, Sistemi di Potere, Storia,