I Dialoghi
Autore/i: Confucio
Editore: Rizzoli
introduzione di Pietro Citati, traduzione di Fausto Tomassini, in copertina: Dipinto cinese del 1685 tratto da «Portraits des Chinoìs célèbres» (B. N., Paris).
pp. 208, illustrazioni b/n, Milano
La giusta condotta di vita, il buon governo dello Stato: questa è l’essenza dell’insegnamento di Confucio, vissuto in un periodo d’anarchia e di corruzione che rendeva più vivo il desiderio di un’illuminata saggezza, fondata sulla carità e l’osservanza dei riti tramandati dai padri. il perfezionamento di sé, ottenuto attraverso la meditazione, lo studio («Studiare senza meditare è inutile, meditare senza studiare è pericoloso»), la misura, la carità, è il primo passo verso il perfezionamento universale: questa fede nell’efficacia dell’esempio, dell’azione virtuosa, rappresenta la differenza più profonda tra confucianesimo e taoismo. Dalle incantevoli pagine dei «Dialoghi», raccolti dai suoi discepoli, la leggendaria figura del maestro ci balza incontro viva e familiare, la sua voce pacata ci parla con infinita saggezza, ma anche con arguzia, con sfumata e delicata ironia, con varietà d’esempi e d’immagini: vicinissima a noi, venendo dalla lontananza dei secoli.
Argomenti: Cina, Confucianesimo, Cultura Cinese, Filosofia Orientale, Forza del Pensiero, Orientalistica, Oriente, Storia del Pensiero,