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I Costruttori di Cattedrali

I Costruttori di Cattedrali

Autore/i: Gimpel Jean

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Giulia Veronesi.

pp. 192, nn. ill. b/n, Milano

“Nel corso di tre secoli, dal 1050 al 1350, la Francia ha estratto dalle sue cave milioni di tonnellate di pietre per edificare ottanta cattedrali, cinquecento chiese grandi e qualche decina di migliaia di chiese parrocchiali. Ha trasportato una più grande quantità di pietre la Francia in quei tre secoli che l’antico Egitto in qualsiasi periodo della sua storia, sebbene la Grande Piramide abbia, essa sola, un volume di 2.500.000 m³.
Le fondamenta delle grandi cattedrali penetrano fino a dieci metri di profondità (è il livello medio di una stazione del métro parigino) e formano in certi casi una massa di pietra non meno grande di quella esterna, visibile.
Nel Medioevo, si aveva una chiesa ogni duecento abitanti circa; l’area coperta dagli edifici del culto era dunque considerevole, rispetto alle dimensioni modeste delle città. Nelle città di Norwich, Lincoln e York, che contavano da cinque a diecimila abitanti, v’erano rispettivamente cinquanta, quarantanove e quarantuno chiese. Gravi problemi si ponevano dunque a coloro che avevano l’ambizione di ricostruire la propria chiesa su una superficie più vasta: sovente era necessario demolire una o due chiese e case vicine, e costruire alloggi nuovi per gli abitanti espropriati.
La cattedrale di Amiens, con i suoi 7.700 m2 di superficie, permetteva a tutta la popolazione (circa diecimila persone) di assistere alla medesima cerimonia. Se vogliamo stabilire un paragone con il nostro tempo, dobbiamo immaginare che venga costruito, nel cuore di una città di un milione di abitanti, uno stadio così vasto da contenere un milione di persone.[…]”

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