I Bizantini
Autore/i: Herm Gerhard
Editore: Garzanti Editore
premessa dell’autore, traduzione dal tedesco di Adriano Caiani.
pp. 344, 12 ill. b/n f.t., 8 cartine b/n, Milano
Nel 1453 la conquista turca chiuse la parabola più che millenaria dell’Impero Romano d’Oriente, luogo d’incontro di etnie e culture diverse, crocevia marittimo tra Europa ed Asia.
L’antica colonia greca di Bisanzio, ribattezzata Costantinopoli nel 330, fu città di commerci e di industrie, popolata da genti di molte razze e paesi in una stratificazione di sedimenti culturali estremamente composita.
La «seconda Roma» dei Cesari assunse i contorni mistici della «nuova Gerusalemme», un coacervo unico di sublimità rituale e spietatezza, quasi il concentrato storico di ogni autocrazia «di Palazzo». Vi ebbero sede concilii della chiesa di vertiginosa sottigliezza teologale: «bizantino» e per noi, ancora oggi, sinonimo di cavilloso, pedante, perfido, subdolo, ipocrita.
Lo storico Gerhard Herrn, autore anche di saggi sui Fenici e sui Celti, è un cronista dotto e vivace di tutta questa spettacolarità rituale dotta e fastosa, un interprete dotato di vasta empatia. Nel caleidoscopio della metropoli eurasiatica, scompone e compone le tessere dell’utopia rarefatta e della più brutale materialità.
Argomenti: Bisanzio, Cultura, Società, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli,