Gunther d’Amalfi, Cavaliere Templare
Templari e cavalieri teutonici, saraceni, sufi, catari e costruttori di cattedrali nel primo grande romanzo contemporaneo sui misteri della cavalleria esoterica medievale
Autore/i: Cuomo Franco
Editore: Newton Compton Editori
pp. 240, Roma
Dalla Terrasanta una pattuglia di templari intraprende un viaggio destinato a concludersi nel cuore della Francia per adempiere una missione di cui gli stessi cavalieri non sanno assolutamente niente. Li guida Gunther s’Amalfi, gentiluomo contraddittorio e insolito come il suo nome, che mescola brume germaniche a tepori mediterranei.
Oltre che con i saraceni e con i pirati tunisini, i templari dovranno fare i conti con i disegni politici dell’imperatore Federico e con le trame del Papa, con l’orgoglio dei cavalieri teutonici e con la tragedia dei catari, ma anche con sconcertanti esperienze di vita. Il mistero del viaggio e del suo fine si dipana attraverso un succedersi di eventi che vanno dall’onorevole scontro armato in campo aperto al contrabbando di reliquie, dall’estasi dei grandi riti iniziatici al sabba stregonesco ed alle fatue perversioni delle Corti d’amore. È anche una corsa con il tempo, durante la quale le illusioni del Graal e del Santo Sepolcro andranno dissolvendosi tra spionaggio e congiure, eresie ed imprevedibili amori.
Al di là della storia e dell’avventura, il viaggio è la cronaca di una lenta disfatta spirituale, che anticipa e motiva l’inesplicabile rovina del più potente ordine cavalleresco della storia. Ed è anche un pretesto per mettere a fuoco usi e costumi dell’epoca, tecniche di guerra e di sopravvivenza, miti e «ideologia» della Crociata, insieme a fatti e misteri mai sufficientemente chiariti dalla Storia, come il simbolismo del Baphomet, i rapporti tra determinati circoli crociati e le sette esoteriche orientali, la civiltà perduta di Linguadoca e le ragioni che spinsero la cristianità allo sterminio del mite popolo albigese.
È un romanzo di ambiente medievale, scritto però in un linguaggio contemporaneo volto ad illustrare, con straordinaria efficacia narrativa un universo di visioni e di prodigi, di amori disperati e solitudini spaventose, nel quale le storie degli uomini s’intrecciano a quelle di frati che levitano, spiriti dei boschi e statue parlanti.
Franco Cuomo, giornalista e scrittore, è autore di testi teatrali di successo, per lo più ispirati a personaggi storici di particolare ambiguità, come Giacomo Casanova, Nerone, Giovanna D’Arco e Gilles de Rais. Si distingue nel panorama della drammaturgia contemporanea per il suo modo di proporre la storia come grande sogno barocco, come rilettura fantastica del reale. Tra i registi che hanno messo in scena le sue opere figurano Carmelo Bene, Maurizio Scaparro, Franco Enriquez, Aldo Trionfo.
Il suo ultimo testo, sulla vicenda di Beatrice Cenci, ha vinto il premio Fondi La Pastora, che va ad aggiungersi ad altri prestigiosi riconoscimenti, come i premi Riccione, Idi, Flaiano e Vallecorsi.
Nell’ambito della saggistica va ricordato il suo Elogio del Libertino, diventato un riferimento essenziale per chiunque voglia approfondire i meccanismi della seduzione. È tra gli autori compresi nelle antologie Racconti di tenebra e Racconti d’incubo (Newton Compton editori 1987 – 1988).
Argomenti: Ordini Religiosi, Storia, Storia dei Costumi, Storia del Pensiero, Templari,