Guardarsi Dentro Rende Ciechi – Scritti Scelti con Cinque Saggi Inediti
Titolo originale: Insight may cause blindness and other essays
Autore/i: Watzlawick Paul
Editore: Ponte alle Grazie
a cura di Giorgio Nardone e Wendel A. Ray, prefazione dell’autore, traduzione di Federica Bannella, Pietro Formenton, Anna Lovisolo, Francesco Zago.
pp. 352, Milano
«Per quanto le correnti classiche della psicoterapia differiscano e siano spesso tra loro in contraddizione, esse hanno una ipotesi in comune: che i problemi si possano risolvere soltanto scoprendone le cause. Questo dogma è fondato sulla credenza in una causalità lineare e unidirezionale, che scorre dal passato al presente, e che a sua volta genera l’apparentemente ovvia necessita di raggiungere un insight sulle cause prima che possa avvenire un cambiamento. Permettetemi di fare un’osservazione per certi versi eretica: né nella mia vita personale (a dispetto di tre anni e mezzo di analisi in formazione) né nella mia successiva attività di analista junghiano, né nelle vite dei miei pazienti mi sono mai imbattuto in questo magico effetto dell’insight».
Questa “biografia del pensiero” di Paul Watzlawick è la sua ultima e preziosa eredita, destinata a chi conosce già da tempo il suo approccio alla soluzione dei problemi umani e anche a tutti quegli “spiriti liberi” che semplicemente cercano di migliorare la propria vita. Controcorrente e anticonformista, tra i fondatori della Scuola di Palo Alto è stato una delle figure più importanti della psicologia e della psicoterapia contemporanea e uno dei pochi autori in grado di parlare di tematiche complesse in modo semplice e lineare. Di più, spesso l’esposizione è ironica e graffiante e quindi funzionale allo scopo ultimo: cambiare l’immagine del mondo che produce dolore nel paziente.
Le teorie della pragmatica della comunicazione, le strategie della terapia breve (problem solving, prospettiva interazionale, psicoterapia del “come se”) e la scelta del costruttivismo radicale tendono proprio a questo.
Tutto ciò che appare immodificabile può essere cambiato. Ma la svolta non origina da un percorso di introspezione che scopra le cause di un problema nel passato. Si tratta piuttosto di lavorare sui disturbi nel presente utilizzando il linguaggio come mezzo di suggestione e persuasione al cambiamento. Sfruttando le enormi potenzialità della comunicazione umana e possibile dare fiducia a chi è in difficolta. Una volta abolite le etichette che condannano per sempre un paziente alla sua malattia sarà possibile costruire una realtà migliore.
Paul Watzlawick è stato il massimo studioso della pragmatica della comunicazione umana e delle teorie del cambiamento e del costruttivismo radicale.
Figura di spicco dell’approccio sistemico e della teoria breve, ha lavorato presso il Mental Research Institute di Palo Alto ed è stato professore emerito alla Stanford University.
Ha fondato, insieme a Giorgio Nardone, il Centro di Terapia Strategica (C.TS.) di Arezzo e vi ha collaborato dal 1987 sino alla sua scomparsa.
Tra i suoi libri pubblicati in Italia ricordiamo istruzioni per rendersi infelici, Di bene in peggio, Pragmatica della comunicazione. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato, insieme a Giorgio Nardone e Jeffrey Zeig, Ipnosi e terapie ipnotiche e con Giorgio Nardone, L’arte del cambiamento.
Prefazione
PARTE PRIMA – PRIMI SCRITTI SULLA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE UMANA
Capitolo 1 – Sulla comunicazione umana (1964) Paul Watzlawick e Don D. Jackson
Capitolo 2 – Una rassegna della letteratura scientifica sulla teoria del doppio legame (1963)
Capitolo 3 – La psicosi acuta come manifestazione di un’esperienza di crescita (1963) Don D. Jackson e Paul Watzlawick
Capitolo 4 – Predizioni paradossali (1965)
Capitolo 5 – Colloquio familiare strutturato (1966)
Capitolo 6 – Alcuni aspetti formali della comunicazione (1967) Paul Watzlawicke Janet Beavin Bavelas
PARTE SECONDA – TERAPIA BREVE
Capitolo 7 – La terapia breve focalizzata sui problemi John H. Weakland, Richard Fisch, Paul Watzlawtck, Arthur M. Bodin
Capitolo 8 – Guardare le merci senza comprare o come essere un non cliente Lynn Segal e Paul Watzlawick
Capitolo 9 – Il contributo di Erickson alla prospettiva interazionale della psicoterapia (1982)
Capitolo 10 – Psicoterapia del “come se”
Capitolo 11 – La terapia è ciò che volete che sia
Capitolo 12 – L’approccio interazionale: il contributo del Mental Research Institute (2006) Wendel A. Ray e Paul Watzlawick
Capitolo 13 – La ricerca sui risultati della teoria breve strategica
Giorgio Nardone e Paul Watzlawick
PARTE TERZA – COMUNICAZIONE, INTERAZIONE E COSTRUTTIVISMO RADICALE
Capitolo 14 – L’illusione dell’illusione (1990)
Capitolo 15 – Giochi senza fine (1979)
Capitolo 16 – Gli enigmi dell’autoreferenzialita
Capitolo 17 – Guardarsi dentro rende ciechi (1997)
Postfazione
Argomenti: Autocoscienza, Autoguarigione, Autopsicanalisi, Autorealizzazione, Psiche, Ricerca Interiore,