Gli Straordinari Viaggi di Ibn Battuta
Le mille avventure del Marco Polo arabo
Autore/i: Dunn Ross E.
Editore: Garzanti Editore
traduzione dall’inglese di Maria Teresa Marenco.
pp. 438, nn. ill. b/n, Milano
Nato nel 1304 a Tangeri, Abu ’Abdallah Ibn Battuta è unanimemente riconosciuto come il più grande viaggiatore dell’epoca pre-moderna. Compì spedizioni non solo nelle regioni centrali dell’impero islamico, ma raggiunse le sue remote frontiere, India, Indonesia, Asia Centrale, Africa orientale e Sudan occidentale, attraverso l’equivalente di quarantaquattro paesi moderni. Da molti considerato il Marco Polo arabo, Ibn Battuta si differenzia dal viaggiatore veneziano per l’orizzonte culturale in cui s’inscrivono i suoi viaggi: non esplorazioni di un mondo conosciuto quando non completamente ignoto, bensì visite nella “dimora dell’Islam” (dar al-Islam), ossia in terre già percorse dal vento dell’Islam. Dopo una famosa carriera lunga ventinove anni, Ibn Battuta redasse un libro di viaggi che è, a un tempo, un resoconto di avventure e un ampio ritratto del mondo cosmopolita di principi, mercanti, studiosi e religiosi musulmani con cui venne in contatto nel corso della sua vita. Nessuno meglio di lui ci introduce nella dimensione internazionalistica che fu propria della civiltà islamica. Le sue avventure ci offrono una visione più chiara e più ampia delle forze che fecero della storia dell’Eurasia e dell’Africa del XIV secolo un complesso e unitario sistema di interconnessioni.
Ross E. Dunn insegna storia all’Università di San Diego; è autore tra l’altro di Resistance in the Desert (1977).
Argomenti: Libri vari,