Gli Insetti Preferiscono le Ortiche – Romanzo
«Io vorrei richiamare in vita, almeno nell’arte, quel mondo delle sfumature che tutti stiamo perdendo.»
Autore/i: Tanizaki Junichiro
Editore: Leonardo Editore
postfazione di Natalia Ginzburg, traduzione di Mario Teti, titolo originale: Tade kuu mushi.
pp. 176, Milano
Pubblicato nel 1928, Gli insetti preferiscono le ortiche rappresenta un svolta nella produzione narrativa di Tanizaki. Romanzo «da camera», da rilievo alle impercettibili sfumature che dalla vita intima rifluiscono nei dialoghi dei protagonisti, tratteggiando una delicata e mestamente ironica commedia dell’incertezza.
Un marito, Kaname, che non ama più o non ha mai davvero amato la moglie Misako e che tollera il suo flagrante adulterio in attesa di un divorzio a cui non sa risolversi; una giovane prostituta, Louise, che placa soltanto lo strazio dei sensi; una giovane donna, O-hisa, che funge da inconsapevole polo magnetico dei desideri di Kaname: e sullo sfondo la malia del Bunraku, il teatro delle marionette di Osaka, simbolo di un ritorno sperato alle tradizioni giapponesi. Una vicenda scritta in punta di penna, una storia aperta in cui i personaggi si muovono «come se tenessero una bacinella d acqua in bilico tra loro, aspettando di vedere da che parte si sarebbe spontaneamente rovesciata».
Junichiro Tanizaki (1866-1965) è uno del massimi scrittori del ’900 giapponese. Traduttore di Baudelaire e di Oscar Wilde, dopo i primi riconoscimenti della critica per i racconti Tatuaggio e Himitsu, pubblicati nei primi anni del secolo, percorse una rapida carriera le cui tappe si possono identificare nelle opere L’amore di uno sciocco (1924), La croce buddista (1928), Libro d’ombra (1933), Neve sottile (1948), La chiave (1959), Diario di un vecchio pazzo (1961-62). Nel 1949 gli fu conferito l’altissimo riconoscimento del premio imperiale per la letteratura.
Argomenti: Letteratura, Letteratura Giapponese, Letteratura Orientale, Romanzo,