Gli Impossibili
Autore/i: Horia Vintila
Editore: Edizioni del Borghese
traduzione dal francese di Orsola Nemi.
pp. 172, Milano
La storia di un pomeriggio che passano insieme un uomo e una donna. Si sono incontrati per caso, parlano; la memoria va e viene, tesse la sua trama sull’ordito delle ore presenti, fa riapparire il passato. A poco a poco, i due sconosciuti si sentono vicini, si riconoscono nati l’uno per l’altra. Due esiliati, due creature strappate dalle violenze della guerra e dalle aberrazioni della politica al loro paese; ciascuna spera di ritrovare, nell’amore, la patria, cioè la fine della solitudine. La felicità sembra a portata di mano, ma un gesto sbadato della sorte la respinge allargo. Nel ritrovarsi solo, l’uomo ricorda che una lettera, arrivata il mattino, mentre egli stava per uscire di casa, lo aspetta nella sua camera non ancora aperta. Non aveva voluto aprirla allora, adesso corre verso la nuova speranza.
Con una bravura molto diversa da un’abilità puramente tecnica, perché sorretta e guidata da una interiore necessità, Vintila Horia ha ripreso in questo romanzo moderno i motivi di profonda validità morale che già lo guidarono nella composizione delle sue opere precedenti: Dio è nato in esilio, e Il Cavaliere della Rassegnazione; collocata e svolta questa nel. l’epoca rinascimentale, e quella nella primalba del cristianesimo. Motivi sviluppati più tardi con libera fantasia nella sua opera teatrale Il più nero dei Corvi.
Gli Impossibili è una storia semplice; il dialogo esita ancora a usare le parole dell’amore, ma vi si manifestano e acquistano rilievo le inquietudini dell’uomo moderno, le sue aspirazioni, i suoi terrori. Vi si legge anche infine la sua sentenza di condannato a inseguire fantasmi che, irraggiungibili per lui, furono per i suoi padri un’assicurata eredità: la patria, la libertà, l’amore. Ma v’è quella lettera chiusa che forse porta la parola aspettata e necessaria.
Un libro che deve leggere chiunque, dopo avere avvicinato Vintila Horia nelle sue opere precedenti, voglia conoscere meglio e più a fondo questo vigoroso scrittore che da una dolorosa visione della realtà contemporanea fa sorgere le parole dell’intransigente coraggio, mai come oggi necessario, e della speranza.
Argomenti: Età Moderna e Contemporanea, Letteratura, Romanzo,