Gli Errori delle Donne (in Amore)
L’inganno dei copioni sentimentali
Autore/i: Nardone Giorgio
Editore: Ponte alle Grazie
prologo dell’autore.
pp. 160, Milano
Molti credono ancora nel mito secondo cui solo le donne possono capire le donne. Niente di più sbagliato, afferma l’autore di questo libro, lo psicoterapeuta Giorgio Nardone. In fatto di sentimenti, le donne riescono a costruirsi «sublimi autoinganni», prigioniere delle dinamiche che loro stesse hanno creato. Ciò non significa che l’altra metà del cielo sia l’«anello debole» della coppia, né che le vada attribuita alcuna colpa del fallimento amoroso: al contrario, la donna è il fulcro del potere relazionale, ed è qui che è possibile intervenire per ridefinire un «copione» disfunzionale, una parte, cioè, in cui rimaniamo intrappolati nostro malgrado. Il maschio, proprio perché «barbaro nei sentimenti», può offrire uno sguardo disincantato e obiettivo sull’universo amoroso femminile. La galleria di «tipi» amorosi descritti qui da Nardone non ha nulla di astratto o aridamente teorico, ma è puntualmente accompagnata da storie e casi reali: com’è nella tradizione del problem solving strategico, l’attenzione è rivolta soprattutto all’«agire» e alla soluzione dei problemi. In queste pagine il ricercatore e lo psicoterapeuta lasciano il posto all’uomo che ogni giorno intrattiene relazioni con l’altro sesso, studiandone sul campo le logiche interiori e cercando di offrire loro gli strumenti per «guarire» il proprio tormentato rapporto con l’universo maschile.
Giorgio Nardone è psicologo e psicoterapeuta. Laureatosi in Filosofia all’Università di Siena, si specializza in epistemologia della psicologia clinica e dei vari modelli di psicoterapia. Nel 1982, interessato alle teorie psicologiche della Scuola californiana di Palo Alto, parte per gli Stati Uniti e passa un anno con i ricercatori del Mental Research Institute, tra i quali c’è il suo futuro collaboratore Paul Watzlawick. La particolarità dell’MRI dal punto di vista clinico è l’approccio, basato non sulla tradizione medica o psichiatrica, ma su quella della logica, dell’antropologia, della filosofia e dello studio della comunicazione. L’anno successivo Nardone torna in Italia, pur mantenendo l’abitudine di recarsi spesso a Palo Alto, e si specializza in Psicologia. Nel 1987 fonda con Paul Watzlawick, considerato il suo maestro, il “Centro di Terapia Strategica” (C.T.S.), deputato alla cura e alla ricerca dei disturbi mentali; e due anni dopo vedrà la luce la “Scuola di Terapia Strategica”. Il libro che per primo descrive l’approccio evoluto di terapia breve strategica è L’arte del cambiamento (1990), scritto con Paul Watzlawick ed edito da Ponte alle Grazie; a cui faranno seguito numerosi altri testi tradotti in diverse lingue. Lo psicoterapeuta, che nel tempo ha messo a punto anche delle tecniche di problem solving e coaching in ottica strategica per interventi in ambito aziendale e lavorativo, è direttore editoriale della collana “Saggi di Terapia Breve”, per Ponte alle Grazie. Tra i suoi numerosi titoli, ricordiamo Terapia breve strategica, scritto con Paul Watzlawick (Raffaello Cortina 1997), in cui spiega il decrostruttivismo radicale; Cavalcare la propria tigre (Ponte alle Grazie 2003); Modelli di famiglia. Conoscere e risolvere i problemi tra genitori e figli, scritto con Rita Rocchi ed Emanuela Giannotti (TEA 2006); Cogito ergo soffro. Quando pensare troppo fa male (Ponte alle Grazie, 2011); Psicotrappole (Ponte alle Grazie 2013) e La paura delle decisioni, dell’anno successivo; nel 2016, sempre con Ponte alle Grazie, ha pubblicato La terapia degli attacchi di panico e Che le lacrime diventino perle. Sviluppare la resilienza per trasformare le nostre ferite in opportunità.
Argomenti: Amore, Donna, Psicologia, Psicologia Femminile, Sentimenti,