Gli Eroi del Mito
Autore/i: James Edwin Oliver
Editore: Il Saggiatore
premessa dell’autore, traduzione di Orazio Nicotra.
pp. 424, nn. tavole b/n f.t., Milano
Quando l’uomo preistorico abbandonò le caverne per vivere la sua nuova vita di agricoltore, guardò all’avvicendarsi delle stagioni, al sole, ai fenomeni atmosferici come a poteri regolatori da cui dipendeva la sua sopravvivenza. Abbandonati i riti di intensificazione della selvaggina, propri delle comunità di cacciatori, gli agricoltori neolitici, conquistatori dei segreti della terra, crearono più complesse cosmogonie in tutto il Medio Oriente, in Mesopotamia, in Egitto, nell’Egeo, in Grecia. La nascita degli dei e delle dee, e dei loro culti, fu connessa dapprima con i cicli agricoli, poi con la generazione negli animali e negli esseri umani. Alcuni corpi celesti, la luna soprattutto, presentavano cicli periodici che richiamavano analoghe manifestazioni femminili e materne. Poiché le civiltà agricole dipendevano dalle stagioni, l’uomo creò i drammi stagionali; le funzioni generatrici della donna provocarono analoghe elaborazioni in senso cosmico.
Le civiltà molano attorno alla grandiosa figura della Dea Madre, conosciuta anche come Madre Terra o Madre universale. Trovate le tracce del sorgere del suo culto, l’autore ne esamina i fenomeni e la diffusione, quindi le celebrazioni delle feste stagionali e dei metodi di divinazione, di astrologia e di profezia che rendevano i loro possessori arbitri del potere. Sorgono le diverse forme di regalità, gli uomini si sposano agli dei, i miti hanno i loro eroi, esseri divinizzati che assurgono ai cieli e ne discendono, lottano per il popolo prediletto e gettano nella polvere gli altri. Il divino Osiride, simbolo supremo del sacrificio, creatura che muore e rinasce, fiume che esce dall’alveo per donare se stesso alla terra e fecondare gli uomini, guida la schiera degli eroi: Attis, Tammuz, Mitra, Homs, Khonsu, personaggi di una avventura celeste e tellurica che ha in sé l’ineluttabilità della tragedia e il respiro sublime della poesia arcaica. Tra il pullulare degli dei e degli eroi, emergono le divinità onniscenti e onnipotenti dei popoli monoteistici: sorge l’astro di Jahvé. Siamo alle soglie della storia.
Edwin Oliver James, professore di storia e di filosofia della religione nell’Università di Londra, fu educato & Oxford e a Londra, dove studiò sotto la guida del celebre archeologo Sir Flinders Petrie. In una lunga e fortunata carriera, che lo vide indagatore e ricercatore nelle caverne pirenaiche come nelle sabbie e nelle necropoli del Medio Oriente, occupò numerosi e importanti incarichi accademici nelle Università di Leeds, Amsterdam e Oxford. Tra le sue opere: Nascita della religione, Antichi dei mediterranei.
Argomenti: Credenze, Culti, Preistoria, Religioni e Culti Misterici, Riti,