Giustizia, non Vendetta
Autore/i: Wiesenthal Simon
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, traduzione dal tedesco di Carlo Mainoldi.
pp. 462, tavv. b/n f.t., Milano
Simon Wiesenthal è ormai diventato una figura mitica del nostro secolo: sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, ha dedicato il resto della sua lunga e attivissima esistenza a portare di fronte ai tribunali d’Europa i responsabili grandi e piccoli dell’Olocausto. Spinto da un desiderio di giustizia e non mai di vendetta, si è trasformato in un vero e proprio “cacciatore di nazisti” inseguendo per tutto il mondo gli aguzzini di un tempo, svelandone le identità fittizie e spingendo le autorità a processarli e condannarli. Una esistenza di “uomo d’azione”, ricca di colpi di scena e di episodi avventurosi ma illuminata sempre dallo scopo superiore di ricordare ai vivi l’orrore quasi incomprensibile dello sterminio.
A ottant’anni Simon Wiesenthal ha accettato di rievocare in un libro i casi che lo hanno reso celebre. Tra le centinaia di inchieste condotte a partire dal 1945 ha scelto quelle che gli paiono esemplari – per la difficoltà delle ricerche, per la particolarità del crimine o del criminale, per l’importanza che possono avere per noi oggi – e le ha raccontate con vigore e precisione di dettagli. Ecco dunque la caccia al comandante del campo di Treblinka rifugiatosi in Brasile; la scoperta dell’ispettore delle SS che arrestò Anna Frank; la lotta contro la prescrizione dei crimini di guerra in Germania.
Qualche volta i criminali non sono ancora ti assicurati alla giustizia: è il caso di Alois Brunner – ideatore della “collaborazione ebraica” e organizzatore nel 1962 d’un tentativo di rapimento del presidente del congresso ebraico mondiale – che vive indisturbato in Siria. Qualche volta i responsabili dei massacri sono catturati dopo decenni di latitanza: così avviene di Rauff, l’inventore dei “camion a gas”: di Wagner, comandante del campo di Sobibor: di Roschmann, che si tradì in Sud America dopo aver visto un film tratto da un romanzo.
Da anni cittadino austriaco, Wiesenthal non ha esitato a battersi anche con le autorità del suo paese d’adozione. Obbligò tempo fa il cancelliere Kreisky a licenziare un ministro responsabile di crimini di guerra, e recentemente ha chiesto le dimissioni del presidente Waldheim in seguito allo scandalo sulle sue attività durante il periodo nazista. Nettissimo sempre nel giudizio morale, “Giustizia, non vendetta” è il bilancio di una vita spesa a lottare «perché il mondo non dimentichi…».
Argomenti: Libri vari,