Giuseppe in Egitto
Titolo originale: Joseph in Ägypten
Autore/i: Mann Thomas
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione di Roberto Fertonani, traduzione di Bruno Arzeni, in copertina: Raffaello (e aiuti), «Giuseppe spiega i sogni al Faraone», Roma, Logge Vaticane.
pp. 512, Milano
Uscito nel 1936 a Vienna, «provvisorio rifugio della casa editrice berlinese alla quale appartenevo», scrive Thomas Mann, Giuseppe in Egitto è il terzo romanzo della tetralogia Giuseppe e i suoi fratelli in corso di pubblicazione negli Oscar. In una fusione armoniosa fra i temi della miglior narrativa orientale il più noto patrimonio culturale biblico, Mann racconta in queste pagine il soggiorno di Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe, nella casa di Potifar, cortigiano di Faraone al quale gli Ismaeliti l’hanno venduto. Tema principale del romanzo è la passione d’amore non corrisposta di Mut-em-enet, moglie di Potifar, per il giovane Giuseppe. In una sorta di analisi psicologica d’eccezione, il comportamento di Mut-em-enet viene descritto dall’autore nelle diverse fasi di quel processo destinato a portare la donna alla distruzione della propria dignità morale: l’iniziale riservatezza, poi il timido approccio, l’avance più sfacciata, e infine la minaccia e la vendetta contro l’incorruttibile ebreo che non vuole tradire il suo Dio e i suoi ideali. Dell’intera tetralogia è questo il romanzo cui l’autore attribuisce il primato. «Giuseppe in Egitto» afferma Thomas Mann nel saggio Sedici anni «mi appariva in modo indiscutibile essere il vertice poetico dell’opera, precipuamente per la riabilitazione che vi avevo compiuta col rendere più umana la figura della moglie di Potifar e la dolorosa storia della sua passione per il maestro di casa del suo fittizio consorte.»
Argomenti: Letteratura, Racconti, Romanzo,