Giorni in Birmania
Titolo originale: Burmese Days
Autore/i: Orwell George
Editore: Longanesi & C.
con due saggi dell’autore, presentazione di Gianni Zanmarchi, traduzione dall’originale inglese di Giovanna Caracciolo, grafica di John Alcorn.
pp. 288, Milano
«John Flory, trentacinquenne mercante di legname in una sperduta località della Birmania negli anni del primo dopoguerra, è un essere sensibile e intelligente, consapevole che dietro la maschera benevola della colonizzazione britannica si nasconde un sistema di sfruttamento brutale e spietato. Insofferente dei codici di vita dell’élite dei sahib bianchi e sinceramente attratto dalla cultura e dalle tradizioni indigene, vorrebbe trasferire questi suoi atteggiamenti sul piano pratico ma, vittima egli stesso degli effetti corruttori dell’esperienza colonialista, è costretto a una serie di umilianti compromessi morali che lo riempiono di amarezza e frustrazione e lo trasformano in un isolato sospetto ai suoi connazionali e bersaglio degli intrighi di un potentato locale. L’arrivo di Elizabeth Lackersteen sembra aprirgli uno spiraglio di luce, ma il complesso di colpa che lo ossessiona gli impedisce di veder chiaro nella natura della frivola ragazza, […]»
George Orwell, nato a Motihari (Bengala) nel 1903 e morto a Londra nel 1950, fu educato a Eton e quindi trascorse cinque anni in Birmania nelle file della Polizia Imperiale. Nel 1936-’37 prese parte alla guerra civile spagnola come volontario della milizia repubblicana, rimanendo ferito in combattimento. Durante la seconda guerra mondiale lavorò per la BBC. Tra le sue opere, ricordiamo La fattoria degli animali, 1984, Omaggio alla Catalogna, Fiorirà l’aspidistra.
Argomenti: Cultura, Letteratura, Morale, Pensiero, Racconti,