Giornale di Bordo di Cristoforo Colombo
Autore/i: Colombo Cristoforo
Editore: Bompiani
introduzione e cura di Rinaldo Caddeo, prefazione di Gianni Granzotto.
pp. 248, Milano
Il 3 agosto 1492, salpando dal porto di Palos verso terre ignote, Colombo si propose di scrivere “diligentissimamente” tutto ciò che gli fosse accaduto durante il viaggio. Fu un proposito che mantenne non soltanto nel primo viaggio, ma anche negli altri successivi, e che, pur avendo motivazioni pratiche – senza contare che Colombo doveva fornire notizie riservate ai sovrani spagnoli – andava in realtà parecchio oltre queste finalità per cosi dire “professionali”. Il Giornale di bordo è diventato per tutte le generazioni future il testimone quotidiano della grande impresa. Grazie a queste pagine sappiamo non soltanto che “Colombo ha scoperto l’America”; ma come, giorno per giorno, era terrori, dubbi, meraviglie, difficolta, prove psicologiche, miraggi e previsioni, questa scoperta e maturata, prodigiosamente. La testimonianza stessa del Giornale di bordo e casuale e prodigiosa come l’avventura in esso narrata: il testo rimase segreto, fu perduro, nc sopravvisse una copia (poi andata perduta a sua volta) da cui padre Las Casas trasse e conservo le pagine più importanti e un riassunto generale. La meraviglia e il dramma di quella prima navigazione sono vive negli stralci giunti fino a noi, e altrettanto viva ne emerge la figura dell’autore, che alia lucida potenza della ragione – quale viaggio più razionale e deduttivo di questo? – unisce una spontanea poesia, cosi da trasformare una cronaca sincera e puntuale nella prima testimonianza poetica nata di la delle Colonne d’Ercole. Proponiamo qui la classica edizione che Rinaldo Caddeo, il più autorevole studioso di Colombo, ha tradotto e annotato, corredandola di un fondamentale saggio introduttivo.
Argomenti: Libri vari,