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Giobbe sulla Via della Luce

Giobbe sulla Via della Luce

Titolo originale: Job sur le chemin de la lumière

Autore/i: de Souzenelle Annick

Editore: Servitium Editrice

introduzione dell’autore, traduzione a cura di Francesco Geremia.

pp. 168, Gorle (BG)

In ogni tempo ebrei e cristiani – o, nel secolo scorso, psicologi come Carl G. Jung – si sono interrogati sul libro di Giobbe: un’opera inquietante che affronta così direttamente l’assurdità del male da mettere in causa la sua origine, perfino il posto che occupa nel canone biblico. Annick de Souzenelle, con gli strumenti che ormai sono familiari ai lettori, legge sotto nuova luce la vicenda di Giobbe, facendone un autentico cammino iniziatico: l’autrice infatti vede ognuno dei mali che affliggono il malcapitato, ogni discorso consolatorio o moralizzatore dei suoi amici e della sua sua sposa, ognuna delle lamentazioni e delle rivolte di Giobbe come altrettante tappe verso la defintiva morte dell’ “uomo vecchio” in lui, che lo innalzano verso la Luce. Soltanto allora egli può affrontare i suoi “animali interiori” – anch’essi simbolici -, e infine i mostri Behemot e Liwyatan, il cui nucleo centrale reca il nome divino che ogni uomo porta in sé.

La Sapienza è “sapida”, salata. Il sale preserva dalla corruzione; sostiene la fatica; fa sciogliere la neve, l’acqua cristallizzata che non può più scorrere; allontana parassiti come le sanguisughe. Basta un pizzico di sale per “dare sapore” a grosse quantità d’acqua o di materia… E, quando viene a contatto con Pasqua, subito si discioglie e per così dire “scompare”, ma così tutta l’acqua è salata. Sale-Sapienza, dunque, come simbolo della “qualità”, di quel senso nascosto e indicibile che può apparire in molti modi, in luoghi e tempi infinitamente diversi, e che pure è sempre riconoscibile, permane inesauribile. La Sapienza si trova soprattutto nelle piccole cose, a differenza della conoscenza – che ama la grandezza, l’espansione -: si trova lontano dai rumori, si trova ovunque; ma non è un oggetto esterno, addizionabile, accumulabile. È sempre semplice, e la sua trasparenza dipende dalla trasparenza di chi la cerca. Se non la si trova, è perchè la si cerca non tanto nel luogo sbagliato, ma nel modo sbagliato.

Il Sale della Terra:
una collana di testi – saggi, diari, racconti, lettere, poesie – dell’oriente e dell’occidente, uniti da un “filo” nascosto, da un “sapore” sottile ma preciso, per tutti coloro che amano la Sapienza

«In essa c’e uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, senz’affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi…»

Annick de Souzenelle nata all’indomani della prima guerra mondiale, ha conosciuto un infanzia segnata dai finali sussulti di questo “terremoto”, La vita delle persone adulte che vede le sembra assurda; quella degli uomini chiusa nel ricordo delle ore gloriose delle trincee; quella delle donne confinate nei domestici rifugi. «Queste persone sono come foglie morte» scoprirà un giorno: «Bisogna che venga un forte vento perché abbiano l’illusione di vivere». Decide allora di “vivere davvero”: Si avvicina così al cristianesimo ortodosso d’occidente e impara l’ebraico. Aveva prima studiato matematica e scienze umane; diplomata infermiera, ha svolto la professione di anestesista, prima, e poi di psicoterapeuta. Ora dedica la sua “terza età” a insegnare ciò che lei va rielaborando: un’antropologia che rimetta l’uomo nella dinamica del suo compimento divino.

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Avvertenza
Introduzione

  • La terra di ’Uṣ
  • ’Iyoḇ
  • La spada di ’Iyoḇ
  • Yhwh – Satana: il loro incontro
  • I tre amici di Giobbe
  • Come il ragno…
  • Il Quarto amico, ’Eliù
  • L’Albero della conoscenza
  • Gli animali di Giobbe, le sue potenze avverse
  • Behemot e Liwyatan
  • Nascita e Nozze

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