Genio e Follia – Strindberg, Van Gogh, Swedenborg, Hölderlin
Titolo originale: Strindberg und Van Gogh
Autore/i: Jaspers Karl
Editore: Rusconi
prima edizione, prefazione di Umberto Galimberti, premessa e introduzione dell’autore, collana: Problemi Attuali.
pp. 210, Milano
Esiste una relazione fra malattia mentale e creatività artistica? Gli psichiatri hanno dato più volte una risposta affermativa, ma soltanto Karl Jaspers ne ha studiato a fondo i complessi e labirintici meccanismi. Con Genio e follia, Jaspers affronta in modo diretto, e a volte scientificamente spietato, quel momento incomprensibile in cui l’artista affetto da schizofrenia crea “nuovi mondi nei quali espandersi” ma dove inevitabilmente finisce per annullarsi e distruggersi. Il primo caso analizzato da Jaspers è quello di August Strindberg, lo scrittore svedese che rielaborò la propria biografia per produrre le sue più anticonvenzionali opere narrative e di teatro. Strindberg appare dispersivo, sempre in fuga, ossessionato dalla gelosia e dalla mania di persecuzione. Del tutto diverso è il caso di Vincent Van Gogh, il pittore olandese si concentra su se stesso, sul lavoro, sulla tecnica della pittura, in un affinamento che arriverà alle estreme conseguenze artistiche ed esistenziali. Accanto a Strindberg e a Van Gogh, Jaspers unisce le figure, differenti ma egualmente rivelatrici, del poeta tedesco Hölderlin e del pensatore visionario Swedenborg. Opera fondamentale e unica, Genio e follia ha acquisito nel tempo un valore sempre più alto e prestigioso. «Qui la psichiatria si ritira rossa di vergogna», scrive Umberto Galimberti nella prefazione, «mentre la filosofia resta accanto all’arte come espressione sintomatologica della condizione umana.»
Ed è proprio nella sua veste di filosofo che Karl Jaspers, in modo tanto prodigioso da risultare dirompente, riesce a dare voce, senso e valore logico a quelle convulsioni che si agitano nel più oscuro e insondabile magma della psiche umana.
Karl Jaspers, nato a Oldenburg in Germania nel 1883, è morto nel 1969 a Basilea, dove si era trasferito negli anni più bui della dittatura nazista. Insegnò all’Università di Heidelberg (dove ebbe tra i suoi allievi Hannah Arendt) dal 1921 al 1937, riassumendo la sua cattedra solo nel 1945. Di formazione scientifica, esercitò per lunghi anni la professione di psichiatra e si volse relativamente tardi alla filosofia, spinto soprattutto dalla lettura di Nietzsche e di Kierkegaard. Insieme a Heidegger, dal quale si distinse sempre per una più viva coscienza della dimensione religiosa nell’uomo, Jaspers è considerato il maggior rappresentante dell’esistenzialismo tedesco. Tra le sue opere tradotte in italiano: Filosofia, 3 volumi, Roma, 1950, Filosofia dell’esistenza, Milano, 1945 e, in edizione Longanesi, I grandi filosofi.
Prefazione
Premessa
Introduzione
Parte prima: Strindberg
- Cronologia della vita di Strindberg
- Cronologia delle opere di Strindberg
- Le fonti
- Nota all’edizione italiana
Patografia di Strindberg
- Il carattere
- Gelosia
- L’inizio della malattia
- Persecuzione e fuga
- Gli anni dopo il 1888
- La mania di persecuzione
- Studi scientifici
- Crisi
- Il secondo matrimonio
- Le fasi
- Il primo anno a Parigi
- Il culmine del processo
- Alterazioni della coscienza oggettiva
- Strindberg e Swedenborg
- Consapevolezza della malattia
- Lo stadio finale
- Conclusione
La concezione del mondo di Strindberg
Le opere di Strindberg
Parte seconda: Schizofrenia e creatività
Swedenborg
Psichiatria, schizofrenia e intelletto
Hölderlin
Van Gogh
- Patografia di Van Gogh
- Mutamento dell’intensità di lavoro
- Mutamento della concezione di sé
- Le opere
- Van Gogh e la malattia
Schizofrenia e opera
Schizofrenia e mondo contemporaneo
Note
Bibliografia
Argomenti: Arte, Cultura, Età Moderna e Contemporanea, Filosofia, Intelletto, Poesia, Psicologia, Storie di Vita,