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Frida Kahlo – Una Vita d’Arte e di Passione

Frida Kahlo – Una Vita d’Arte e di Passione

Autore/i: Tibol Raquel

Editore: Rizzoli

prima edizione, prefazione dell’autrice, traduzione di Valeria Geninazza e Maria Nicola, in copertina: Frida Kahlo, Autoritratto (circa 1937-38), part., Centre Pompidou-MNAM-CCI, Parigi.

pp. 182, Milano

Arte e vita, amori e sofferenze, passioni e furori di una donna, di una pittrice, di un mito.

Frida Kahlo è uno dei miti dell’arte del Novecento. Nata nel 1907 a Coyocàn, in Messico, da padre tedesco e da madre messicana, fu colpita dalla poliomielite a sette anni e un terribile incidente automobilistico la condannò ad uno stato di seminvalidità e le causò terribili sofferenze fisiche che durarono tutta la vita. Ma rifiutò di piegarsi al dolore e durante la convalescenza cominciò a dipingere, esprimendo con i colori i suoi incubi e i suoi sogni. Sposò il più celebre pittore messicano, Diego Rivera, lo lasciò, lo risposò, lo tradì e ne fu tradita, amò donne e uomini, fu amica di Lev Trockij, che tra il 1937 e il 1939 abitò in casa di Frida, a Coyoacàn, e di André Breton, che la arruolò nelle schiere dei surrealisti e la introdusse nella cerchia dell’avanguardia parigina, dove conobbe Kandinskij, Duchamp e Picasso. Fu un’appassionata militante di sinistra, e dopo la morte, nel 1954, divenne dapprima una delle icone del femminismo mondiale, e poi il simbolo universale della ribellione alle circostanze più crudeli, della bellezza vittoriosa, della «forza di volontà scagliata come una freccia contro il destino avverso». In questa biografia, fondata sulle splendide lettere e sui diari di Frida, sui ricordi personali dell’autrice e su ricerche d’archivio, Raquel Tibol intreccia sapientemente l’arte e la vita, le vicende personali e le circostanze storiche, l’analisi psicologica e la riflessione sul mito, e traccia un ritratto a tutto tondo di un’irripetibile avventura umana ed artistica, «Non è la tragedia a presiedere l’opera di Frida Kahlo» affermò Diego Rivera nel 1953. «La tenebra del suo dolore è soltanto lo sfondo vellutato per la luce meravigliosa della sua forza biologica, di una sensibilità finissima, di un’intelligenza splendente e di un’invincibile forza. Lei lotta per vivere e per insegnare ai suoi compagni, gli esseri umani, come resistere alle forze avverse e trionfare su di esse per giungere a una gioia superiore».

Raquel Tibol, critica d’arte e protagonista della scena artistica latino-americana, ha conosciuto Frida Kahlo, ha vissuto nella casa di Coynacán, l’ha lungamente intervistata nel 1953.

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Ringraziamenti
Prefazione

  • Capitolo I – Primi cenni
  • Capitolo II – Frida vista da Frida
  • Capitolo III – Il suo tempo estetico
  • Capitolo IV – La casa, le cose
  • Capitolo V – Maestra per i giovani
  • Capitolo VI – Dopo la morte

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