Filosofia per Disoccupati – La Consolazione dei Problemi del Lavoro da Socrate a Schopenhauer
Titolo originale: La Philosophie comme remède au Chômage
Autore/i: Cianni Jean-Louis
Editore: Rizzoli
prima edizione, prologo dell’autore, prefazione di Guglielmo Epifani, traduzione Laura Dapelli.
pp. 218, Milano
…Tredici meditazioni filosofiche per curare l’uomo dai malanni della disoccupazione…Che se ne fa un disoccupato della filosofia? Molto, come afferma il libro di Jean-Louis Cianni. Cianni sa di cosa parla: ha provato sulla sua pelle cosa significa perdere il lavoro (o non riuscire a trovarlo). Per non farsi travolgere, Cianni si è messo a rileggere la sua biblioteca di studente di filosofia. Grazie alle pagine dei filosofi, ha recuperato l’autostima, riconsiderato il suo rapporto con gli altri e ritrovato il mezzo per dirigere la sua coscienza. Infine, ha scritto questo libro per offrire a chi si trova senza lavoro la sua singolare terapia…
Socrate, Epicuro, Spinoza, Heidegger possono essere più utili di un ufficio di collocamento. Come? A spiegarcelo è Jean-Louis Cianni che sa bene cosa significa essere disoccupati: lo ha provato sulla propria pelle quando, da direttore della comunicazione di una compagnia aerea, si è ritrovato improvvisamente abbandonato alla solitudine della sua biblioteca. Nei vecchi libri di filosofia in bella mostra sugli scaffali il segreto della sopravvivenza: Spinoza, Nietzsche, Socrate e Schopenhauer, i grandi maestri del pensiero occidentale come rimedio a una condizione di vita che, se non travolge, certamente mette a dura prova l’equilibrio di un individuo. Nelle loro parole è nascosta la chiave d’accesso per una ritrovata autostima, nei loro saggi più celebri la lente attraverso cui riconsiderare il rapporto con gli altri e con il mondo, per trasformare il tempo ozioso della disoccupazione in un’occasione di riscossa sociale. Con grande chiarezza e ironia, animato da un limpido spirito divulgativo, Jean-Louis Cianni ha restituito alla filosofia il ruolo che le spetta nella vita di tutti i giorni: già quadruplice farmaco nel Giardino di Epicuro, suprema consolazione alle prigioni pavesi di Boezio, esercizio di benefica indifferenza per lo scettico Pirrone, la filosofia rinasce come terapia dell’uomo moderno, capace, ieri come oggi, di risollevarlo al cospetto di se stesso e salvarlo dalle umiliazioni che si annidano nelle contraddizioni della società moderna.
Prologo
- Prima meditazione, Della conoscenza di sé (Socrate)
- Seconda meditazione, Sull’unità dell’anima e del corpo (Spinoza)
- Terza meditazione, Della rinascita dopo la morte (Pitagora)
- Quarta meditazione, Dei benefici del cinismo (Diogene)
- Quinta meditazione, Della perdita degli amici (Schopenhauer)
- Sesta meditazione, Sul tempo (Sant’Agostino)
- Settima meditazione, Dei buoni rimedi (Epicuro)
- Ottava meditazione, Dell’indifferenza (Pirrone)
- Nona meditazione, Sulla stranezza dell’amore (Abelardo)
- Decima meditazione, Sulla direzione della coscienza (Seneca)
- Undicesima meditazione, Sull’autostima (Montaigne)
- Dodicesima meditazione, Sulla rivelazione (Heidegger)
- Ultima meditazione, Sulla buona diagnosi (Diderot)
Conclusione
Postfazione
Ringraziamenti
Bibliografia
Argomenti: Filosofi, Filosofia, Filosofia Occidentale,