Filosofia della Musica
Autore/i: Mazzini Giuseppe
Editore: Fratelli Bocca Editori
introduzione di Adriano Lualdi.
pp. 192, Roma
Dall’introduzione di Adriano Lualdi:
“L’idea mazziniana di attribuire alla musica un ufficio sociale e civile si riallaccia a molto auguste e remote tradizioni: ai legislatori e ai moralisti greci del periodo classico, che consideravano lo studio della musica e il suo alto potere educativo sui giovani come necessità fondamentale dello Stato; ai filosofi greci che studiarono e affermarono l’esistenza di rapporti fra le leggi dell’universo e dell’anima umana e le leggi della musica; e tanto identificarono queste a quelle, da, chiamare e considerare musica la stessa filosofia.
Il concetto di «musica» comprendeva, nel mondo greco, «l’armonia intellettuale, l’eleganza artistica, il bene morale, la educazione dello spirito; musica era il principio che elevava l’anima dandole la più alta forma di benessere morale attraverso il godimento dei sensi; musica era l’etica, poichè la melodia e il ritmo racchiudevano l’essenza dell’anima umana e avevano perciò su di essa potenza d’azione più che le altre forme visibili della bellezza: potenza di purificazione e quasi di liberazione da ogni male».[…]”
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