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Fiabe sul « Potere » – Tredici Fiabe Tradizionali sul Problema del Potere

Fiabe sul « Potere » – Tredici Fiabe Tradizionali sul Problema del Potere

Afanasjev, Andersen, Grimm, Perrault e altri

Autore/i: Autori vari

Editore: Savelli

prima edizione, prefazione e cura di Pietro Angelini e Cecilia Codignola, fiabe proposte agli educatori democratici per raccontarle e discuterle con i bambini, Illustrazioni di Accornero, Dorè, Gustavino, Scarpelli e altri.

pp.168, 18 illustrazioni b/n fuori testo, Roma

Le fiabe hanno sempre fatto parte dei messaggi educativi: generazioni intere sono cresciute tra orchi e fate, bianchenevi e cappuccetti rossi che venivano modificati, assieme al loro contesto, a seconda delle esigenze. Le fiabe infatti, nelle loro tradizionali versioni, si prestano a manipolazioni didascalico-ideologiche perché sono contraddittorie, ambigue, riflesso della vita e della realtà.
In questi ultimi anni c’è stato, da parte del movimento, un esplicito (ma poco discusso) rifiuto delle fiabe; meglio, del raccontar fiabe tradizionali. Il motivo? Raccontare significa tramandare, e tramandare, che cosa si tramanda se non i valori? Dato che le fiabe tradizionali non sarebbero che forme culturali di trasmissione di un sapere e di una gamma di valori «borghesi», esse dovrebbero essere reinventate, a misura e conferma dei valori «nuovi».
Le fiabe non sono realistiche, si dice: oggi non esistono né orchi né gatti con gli stivali. Ma quando mai ci sono stati? Per il bambino non è tanto importante che una storia sia realistica, situata nell’ambiente in cui vive, ma che ponga dei problemi reali a cui sta cercando di dare una risposta: che li ponga in modo accettabile e soprattutto ne indichi una qualche via d’uscita. In questo senso le fiabe tradizionali sono scuola di vita e, come nella vita, non è tanto importante l’esito ma i processi attraverso cui vi si giunge. Spesso il lieto fine corona la fiaba, ad indicare che, nonostante tutto, la vita continua; che la felicità è una soluzione di conflitti, e i conflitti che il bambino deve risolvere sono tanti: per molti di questi vi è una fiaba che, a saperla leggere, vale più di un consiglio. In questo senso la fiaba educa.
È vero che spesso le fiabe propongono valori conservatori. Ma resta il fatto che non esistono, oggi, valori alternativi di cui una fiaba non possa esser portatrice, assai più di tante storie «alternative» troppo spesso schematiche e ideologiche. Per questo sta a noi riappropriarcene.

In questo volume sono raccolte:
Il re Bazza di Tordo / La favola del giovane coraggioso e l’acqua della vita / Il prode piccolo sarto / Gatto e topo in società / Ari, ari, ciuco mio butta denari / La nave volante / Il gatto con gli stivali / I vestiti nuovi dell’imperatore / Alì Baba e i quaranta ladroni / Cola Pesce / Il ladro stregone / Il lavorante del pope / Il denaro fa tutto.

In copertina disegno di Pablo Echaurren.

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Prefazione di Pietro Angelini e Cecilia Codignola

Fiabe sul «potere»

  • Il re Bazza di Tordo
  • La favola del giovane coraggioso e l’acqua della vita
  • Il prode piccolo sarto
  • Gatto e topo in società
  • Ari, ari, ciuco mio butta denari
  • La nave volante
  • Il gatto con gli stivali
  • I vestiti nuovi dell’imperatore
  • Alì Baba e i quaranta ladroni
  • Cola Pesce
  • Il ladro stregone
  • Il lavorante del pope
  • Il denaro fa tutto

Dibattito con Giuliano Amato, Carla Ravaioli, Gianni Rodari

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