Fenomenologia dell’Autodistruttore
Saggio sull’uomo occidentale contemporaneo
Autore/i: de Corte Marcel
Editore: Borla
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Roberto Antonetto.
pp. 288, Torino
Spesso un velo di utopismo acritico, inconsapevole, che pare affondare le sue radici nelle coreografie dell’ottocentesco balletto Excelsior, impedisce a molti nostri contemporanei di comprendere le crisi che sta attraversando la civiltà occidentale in tutti i suoi aspetti. Le diagnosi stesse, oggi diventate un prodotto di facile consumo dell’industria culturale, si presentano come parziali a causa di un’impostazione priva di veri riferimenti trascendenti, e le cure, non tenendo conto dell’autentica sostanza dei mali, contribuiscono ad aggravarli. Marcel de Corte, uno dei maggiori filosofi cattolici, di orientamento aristotelico-tomista, ha scritto questo libro per mettere in luce la vera natura dei mali che affliggono l’«homo atomicus». Il tema centrale del suo discorso è l’odio che l’uomo di oggi prova contro se stesso, rifiutando nel suo comportamento la propria natura di spirito incarnato in un corpo. Paradossalmente, il suo materialismo lo allontana sempre di più dalla stessa realtà visibile (già Mayakowsky diceva che da quando domina il materialismo è scomparsa la materia). Immerso nell’universo cittadino (che è pure quello della natura violentata), «si cerebralizza al limite estremo, senza per questo diventare più intelligente, pensa per schemi prefabbricati, percepisce soltanto più sensazioni violente, le sole accessibili al suo stato di disincarnata astrazione».
La mancanza di rispetto per l’ordine naturale, la riduzione dell’amore a erotismo, la degradazione della saggezza a ideologia, una deformata idea della libertà, la crisi del concetto tradizionale di élite, il mito della storia come strumento redentivo dell’umanità e conseguentemente quello del progresso, sono alcuni dei vari aspetti patologici del nostro tempo che l’autore anatomizza, cogliendo sempre la profonda unità degradante che collega l’uno all’altro.
Queste analisi non sono però fine a se stesse, bensì accompagnate da una riaffermazione di quei principi della filosofia perenne a cui l’uomo deve ricollegarsi se vuole trovare di nuovo se stesso: nell’opera di de Corte la terapia è chiara quanto la diagnosi.
Marcel de Corte è nato a Genappe (Brabant) il 20 aprile del 1905. Si è laureato in filosofia e lettere all’università di Bruxelles nel 1928.
Dal 1940 è professore ordinario all’università di Liegi.
Ha insegnato pure all’università di Santander, Quebec, Elisabethville. Collabora a varie riviste. È considerato uno dei maggiori filosofi cattolici viventi.
Prefazione
Capitolo primo
Le trasformazioni dell’uomo contemporaneo
Capitolo secondo
Patologia della libertà
Capitolo terzo
La crisi del buonsenso
Capitolo quarto
La crisi delle élites
Capitolo quinto
Il declino della felicità
Capitolo sesto
Machiavelli, espressione dell’uomo moderno
Capitolo settimo
Il mito del progresso
Capitolo ottavo
L’accelerazione della storia e la sua influenza sulle strutture sociali
Argomenti: Saggi, Società Moderna, Società Occidentale, Storia Moderna e Contemporanea,