Eros nella Cabbalà
Il mistero dell’amore: mistica e psicologia del profondo
Autore/i: Langer Jirí Georg
Editore: Edizioni Appunti di Viaggio e La parola
prefazione di Marco Morselli, traduzione di Daniele Capuano e Marco Morselli.
pp. 204-k, Roma
“Tre cose hanno in sé una primizia del mondo futuro: il sole, lo Shabbat e l’atto sessuale” (Berakhot 57h). La meraviglia dell’eros ha affascinato sia gli antichi autori ebrei che le altre antiche civiltà. Già la Genesi (1,27) gli riconosce un’immensa importanza, dal momento che scopre un corrispettivo dell’unione sessuale nell’essenza divina: E Dio creò l’uomo a Sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò: Prese una delle sue Costole e ne fece una donna (2,22); Per questo I’uomo lascerà padre e madre per unirsi alla propria donna (2,24). Gli antichi Sapienti del Talmud interpretavano questi versetti cosi: “Egli li creò con due volti, e solo dopo li separò”.
Jirí Georg Mordekhai Langer nacque a Praga nel 1894 da una famiglia ebraica assimilata. A 19 anni divenne discepolo del Rebbe chassidico di Belz, in Galizia: tornato in Boemia (che dapo la Grande Guerra sarebbe diventata la Repubblica Cecoslovacca), si dedicò ad intensi studi, frequentando Franz Kafka e Max Brod, che fu tra i suoi più intimi amici. L’occupazione nazista Io indusse ad una tragica e aVventurosa emigrazione (aliyah) in Terra d’Israele, dove morì nel 1943.
Argomenti: Cabala Ebraica, Ebraismo, Eros, Erotismo,