Elementi di Docimologia
Valutazione continua ed esami
Autore/i: De Landsheere Gilbert
Editore: La Nuova Italia
traduzione di Anna Corda.
pp. 294, ill. b/n, Firenze
Il caso in cui ci si crede infallibili nei giudizi non è infrequente. L’occhio clinico, come il buon senso, sembra una merce di cui nessuno lamenta la mancanza.
Nel campo della scuola: sia in occasione di un esame risolutivo, istantaneo, condotto una tantum e con esito inappellabile, sia, con maggiori giustificazioni, nel caso di scolari seguiti per intere annate scolastiche, magari per un intero corso di studi. Poi saltano fuori i “freddi” metodi statistici, e si scopre che per un’ovvia legge psicologica, della quale però tendiamo a non prendere coscienza, siamo portati – a parità di condizioni – ad abbassare il voto di uno scolaro ritenuto mediocre e a tenere alto quello del figlio del professionista di grido, fino ad attribuire l’insufficienza al compito eseguito di nascosto da un docente universitario.
La docimologia non si presenta quindi solo come la scienza della giustizia distributiva ma anche come un detector delle nostre debolezze, dei nostri idola theatri.
Quanto il dominio critico di queste manchevolezze o limiti oggettivi sia necessario lo si può capire solo pensando all’influenza che valutazioni su scala nazionale come esami o concorsi possono avere sul destino di migliaia di candidati.
Argomenti: Indagine, Pedagogia, Psicologia, Studio Pratica e Ricerca,