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Einstein

Einstein

La vita pubblica e privata del più grande scienziato del nostro tempo

Autore/i: Clark Ronald W.

Editore: Rizzoli

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Lydia Magliano.

pp. 752, Milano

Il nostro secolo è dominato da alcune grandi figure di intellettuali, di scienziati, di uomini politici. Tra questi, Einstein occupa un posto di assoluto rilievo, e non solo per le sue sconvolgenti scoperte, ma anche per il mito che si è venuto a creare attorno alla sua persona: quella di un simpatico santo laico, dagli occhi innocenti e il capo aureolato da una chioma di capelli bianchi, di un grande scienziato che coltivava hobby da anima semplice e delicata come suonare il violino e andare in barca a vela.
Ronald Clark, con la sua fondamentale ricerca storica e biografica, ha contribuito a modificare questa immagine. Infatti, anche se autentici, gli aspetti più noti della figura di Einstein sono forse quelli minori, se non marginali, di una
personalità come la sua, formatasi in circostanze storiche eccezionali. Figlio di una ben localizzabile temperie culturale mitteleuropa, cui intese sempre restar fedele, egli non solo conobbe la sventura di vederla distrutta da due guerre mondiali e dalla persecuzione nazista, ma contribuì lui stesso a minare, con le sue grandi scoperte, alcuni dei principi scientifici su cui era fondata.
D’altro canto, fu proprio per questo attaccamento viscerale alle sue origini culturali che, nella seconda metà della sua vita, rifiuterà di accettare teorie, come quella dell’indeterminazione, che colleghi più giovani avevano sviluppato dalle idee da lui stesso avanzate e fatte trionfare; e fu per ribadire il primato dell’armonia nell’universo che si affannerà a trovare una formula capace di raccogliere entro uno schema unitario, tutte le leggi della fisica. Era un compito immane alla cui soluzione il genio dell’Einstein giovane avrebbe forse potuto avvicinarsi.
Ora non più: la sua fase creativa si era esaurita.
Non meno drammatico fu il destino dell’Einstein pubblico, impegnato per decenni a sostenere le cause del pacifismo e del sionismo, senza mai verificare fino a che punto le sue idee coincidessero con quelle delle persone e dei gruppi promotori; e senza neppure chiedere a se stesso se il suo astratto umanitarismo potesse conciliarsi con la ferocia dei tempi. La guerra di Hitler, i primi conflitti tra ebrei e arabi, lo richiameranno, troppo tardi, alla ’realtà, e ne modificheranno gli atteggiamenti. E così il pacifista convinto finirà col ritenersi nel numero di coloro che avevano premuto i pulsanti per distruggere Hiroshima e Nagasaki. Il sionista che metteva come premessa fondamentale l’accordo con gli arabi, finirà col riconoscere la necessità della lotta armata.
Una personalità generosa e tormentata, un genio insoddisfatto, un uomo umile e ingenuo: forse sono queste le caratteristiche essenziali di Einstein che hanno fatto di lui, come giustamente conclude Ronald Clark, «una delle grandi figure tragiche del nostro tempo».

Ronald W. Clark, nato sessant’annifa a Londra, è considerato uno dei migliori saggisti divulgativi di lingua inglese. Tra le sue opere vanno ricordate, oltre alla presente, altre tre biografie fondamentali, Tizard, The Huxley e JBS Ha scritto inoltre The Rise of the Boffins e The Birth of the Bomb, che descrive gli sviluppi delle ricerche scientifiche in Europa durante l’ultimo conflitto mondiale.

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Argomenti: Biografie, Scienza, Storia,

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