Educazione come Socializzazione
Autore/i: Durkheim Émile
Editore: La Nuova Italia
prima edizione, introduzione di Nedo Baracani.
pp. XXXII-276, Firenze
La storia della fortuna delle idee pedagogiche di Émile Durkheim ha qualcosa di paradossale: il suo punto più basso fu costituito forse dalla «sconfessione» postuma che nel 1939, in piena campagna razziale, ne faceva il nipote Marcel Mauss. Quelle idee si erano venute formando nella Francia dopo il 1870, quando diventò di prammatica la meditazione sulla possibile superiorità della «scienza pedagogica» tedesca. Tanto più preziose dovevano sembrare al borghese radicaleggiante della fine del secolo, che parevano riecheggiare l’accento eroico, spartano, della rivoluzione giacobina.
Se oggi vale la pena di riproporre questi pensieri che privilegiano la collettività sull’individuo, cioè l’ordine esistente sui suoi contestatori, è perché la perenne dialettica fra la libertà del singolo e la costrizione del gruppo parrebbe giunta al traguardo storico di rendere istituzionale il dissenso, di fare della rivolta contro l’ordine esistente uno dei pilastri della stessa esistenza dell’ordine.
Argomenti: Ideologia, Pensiero, Politica, Sistemi di Potere, Sociologia, Storia,