Ebraismo
Passato, presente, futuro
Autore/i: Küng Hans
Editore: Rizzoli
prima edizione, traduzione di Giovanni Moretto.
pp. 848, ill. b/n, Milano
«Non c’è pace tra le nazioni senza pace tra le religioni. Non c’è pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni. Non c’è dialogo tra le religioni senza una ricerca sui fondamenti delle religioni.» Prende avvio da questa premessa l’ampio progetto di studio che il teologo tedesco Hans Küng sta conducendo sulla situazione religiosa del nostro tempo e che prevede, dopo questo primo volume dedicato all’ebraismo, un secondo volume sul cristianesimo e un terzo sull’islamismo. Non è un caso che Küng, nella non facile prospettiva di teologo cristiano, inizi la sua ricerca proprio con l’ebraismo: per duemila anni cristianesimo e chiesa cattolica hanno negato un futuro all’ebraismo ma oggi, alle soglie del terzo millennio, è nella più antica delle tre religioni profetiche che si riflettono, come in una lente focale, tutti i problemi religiosi della nostra epoca. L’opera di Küng porterà i cristiani, e i cattolici in particolare, a interrogarsi sul perché la chiesa fin dai primi secoli dopo Cristo abbia sviluppato un atteggiamento ostile nei confronti dei «fratelli maggiori nella fede» e a domandarsi se sia possibile giustificare quel fenomeno oscuro che ha dato vita nel XIX secolo all’antisemitismo e condotto alla barbarie dell’Olocausto. Il volume si articola in tre parti principali: l’eredità del passato, le sfide del presente e le possibilità del futuro: Al racconto della grande storia dell’ebraismo in cui spiccano i profili dei personaggi più importanti, si alternano la riflessione più specificatamente teologica e l’analisi dei rapporti fra religione, politica e società. Denominatore comune rimane l’interesse per i significati permanenti: qual è l’essenza della fede? Dove risiedono gli antagonismi e dove i paralleli con le altre religioni? Potrà l’ebraismo conservare la visione della propria sostanza religiosa e renderla comprensibile alla nuova generazione?
Küng invita ogni cristiano autentico a non ignorare la realtà dell’ebraismo odierno, «vasta unità vivente» essenziale al dialogo con il cristianesimo e l’islamismo. È allora importante che cristiani, musulmani ed ebrei ritrovino le loro radici comuni, imparando a vivere e a dialogare insieme. «Obiettivo finale di tutte le nostre pratiche e aspirazioni non può essere una religione unitaria, ma una pace autentica tra le religioni», sono le parole e l’auspicio con cui Küng ci introduce alla lettura di questo saggio.
Hans Küng è nato nel 1928 a Sursee, in Svizzera. Dal 1960 insegna all’università di Tubinga. Tra le sue numerose opere teologiche, dedicate alla riflessione critica sul cattolicesimo, ricordiamo: Teologia in cammino (1987), Maestri di umanità (1989) e Conservare la speranza (1990).
Argomenti: Dialogo Interreligioso, Ebraismo,