Donna Lakota – La mia Vita di Sioux
Titolo originale: Lakota Woman
Autore/i: Mary Crow-Dog; Erdoes Richard
Editore: Marco Tropea Editore
traduzione di Marco Massignan.
pp. 256, Milano
“Una nazione non è Veramente conquistata finché i cuori delle sue donne resistono.” (Proverbio cheyenne)
Nata nella riserva di Rosebud, nel Sud Dakota, Mary è cresciuta in una baracca. Il suo primo contatto con l’America bianca avviene quando, come molti bambini delle riserve, viene mandata in un collegio missionario. Mary si ribella con tutte le forze contro la rigida disciplina imposta dalle suore. E con la fuga da scuola affronta un precocissimo destino di drop-out unendosi alle bande di ragazzi violenti che tirano avanti con piccoli furti.
A salvarla dall’alcolismo e dall’emarginazione sarà la grande rivoluzione che attraversa le riserve e i ghetti indiani negli anni Sessanta e nei primi anni Settanta. Insieme a tanti altri giovani, Mary viene travolta dall’ondata d’orgoglio tribale e aderisce all’American Indian Movement. Nel 1972 si unisce alla lunga carovana di indiani che, da tutto il paese, si recano a Washington per la prima grande manifestazione di protesta. Poco tempo dopo la ritroviamo tra i duemila indiani che per settantun giorni resistono alla polizia nella storica località di Wounded Knee. Durante l’assedio partorisce il suo primo figlio e conosce Leonard Crow-Dog, carismatico uomo-medicina del Movimento, il suo futuro marito.
Donna Lakota è un’appassionante vicenda di redenzione individuale, ma è anche la storia della rinascita di un popolo: per molti giovani indiani, infatti, la rivolta contro il sistema significò la riscoperta dei valori e del nobile passato dei Lakota all’insegna di una curiosa alleanza tra ragazzi e nonni, uniti nel rifiuto di un’integrazione umiliante e oppressiva.
“Un’autobiografia combattiva e determinata, calda, a volte persino divertente, a volte inondata da un mare di rabbia, dolore, entusiasmo, sempre sincera e diretta.” (Chicago Tribune)
“Un viaggio nel cuore antico, eppure così attuale, di una donna Sioux.” (Oliver Stone)
“Questa coraggiosa autobiografia non lascia dubbi sulla passione, la poesia e l’ispirazione dell’autrice.” (Publishers Weekly)
“La testimonianza toccante e suggestiva della battaglia di una donna per sconfiggere povertà e oppressione e rivendicare la propria dignità di nativa americana.” (Kirkus Review)
“Questa storia è un documento di valore incalcolabile su un’America di cui quasi ignoravamo l’esistenza. .. Il coraggio, la nobiltà, la dignità morale e l’umorismo che riempiono le pagine di questo libro ne fanno una lettura indispensabile. Ogni scuola e ogni biblioteca dovrebbe possederne una copia.” (David Amram)
Mary Crow-Dog è nata nel 1955 nel Sud Dakota e attualmente è un’autorevole rappresentante politica della Nazione Rossa. Richard Erdoes è uno scrittore che ha consacrato la sua vita e la sua opera alla causa degli indiani d’America. A questo argomento ha dedicato vari libri: Lame Deer, Seeker of Visions, The Sun Dance People e The Pueblo Indians.
- Una donna del villaggio He Dog
- Padri invisibili
- Civilizzateli con il bastone
- Alcol e ressa
- Senza meta
- Noi dell’AIM non scendiamo a patti
- Piangere per un sogno
- Cankpe Opi Wakpala
- L’assedio
- Gli spettri ritornano
- Dando la vita
- I Sioux e gli elefanti non dimenticano mai
- Due mani amputate
- Cante Ishta – L’occhio del cuore
- L’aquila in gabbia
- Ho Uway Tinkte – La mia voce sentirete
Epilogo
Argomenti: Biografie, Femminilità, Indiani d'America, Memorie, Storia di Donne, Universo Femminile,