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Dio non Gioca a Dadi

Dio non Gioca a Dadi

Titolo originale: Dieu ne Joue Pas Aux Dés

Autore/i: Laborit Henri

Editore: Elèuthera Editore

prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Filippo Trasatti, in copertina: Ferro Piludu, «Segno grafico», 1989.

pp. 180, illustrazioni b/n, Milano

Laborit ha esposto, libro dopo libro ed in particolare in Elogio della fuga e La colomba assassinata, le sue scoperte in campo biologico e le sue tesi di biologia comportamentale. Con Dio non gioca a dadi, Laborit, insaziabile curioso e straordinario divulgatore, tenta un’impresa altrettanto straordinaria: riunire le fila apparentemente separate delle tre grandi scienze di questa fine del ventesimo secolo, l’astrofisica, la fisica delle particelle e la biologia. Come passare dal big bang allo sviluppo cellulare? Che cos’è che collega il vuoto quantico ed i buchi neri? Che legame c’è tra gli elettroni e l’angoscia? Laborit ci invita ad un viaggio affascinante che porta il lettore dalla nascita dell’universo alla reazione aggressiva di un topo in gabbia, dagli «omini verdi» (che peraltro, ci dice, non esistono) alla bellezza ed alla complessità d’un corpo umano. Muovendosi tra la necessità ed il caso, tra il determinato e l’indeterminato, lungo i diversi «livelli d’organizzazione» dell’esistente, Laborit ci conduce infine al riconoscimento dell’inutilità, anzi della pericolosità della gerarchia e del dominio nell’ambito umano.

Henri Laborit, 74 anni, medico e biologo, è stato l’inventore dei primi e fondamentali neurolettici. Autore o co-autore di quasi trenta libri a carattere sia specialistico sia metodologico e/o divulgativo (tra questi ultimi, ad esempio: La Nouvelle Grille, 1974 e Copernic n’y a pas changé grandchose, 1980), è conosciuto in Italia per: Intervista sulle strutture della vita (Laterza 1979), Elogio della fuga (Mondadori 1982) e La colomba assassinata (Mondadori 1985).

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