Dies Irae
Immagini della fine
Autore/i: Stefani Piero
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione dell’autore.
pp. 224, Bologna
Dall’Ecclesiaste a Giobbe, dall’Esodo all’Apocalisse, le grandi pagine bibliche che danno voce all’umanità e alle sue domande sulla vita.
Questo di Piero Stefani è un libro singolare nella produzione del Mulino. Si tratta infatti di una serie di letture bibliche lontane tanto dalla consueta saggistica storica o filosofica del Mulino, quanto dalle brillanti analisi letterarie di passi biblici che Piero Boitani ha condotto nelle sue “Ri-Scritture”: radunati attorno ad alcuni temi e immagini della Bibbia, i capitoli di Stefani seguono una strada a metà fra la meditazione e il saggio interpretativo, centrato sui luoghi biblici ma aperto anche verso le consonanze nella letteratura e nell’arte occidentale. Oggetto del libro sono alcuni grandi temi morali e religiosi, o filosofici e religiosi, che trovano incarnazione in determinati libri o passi della Bibbia. Così il tema della vita guardata dalla prospettiva della morte, che è il tema per eccellenza dell’Ecclesiaste, della vanitas vanitatum; e il mistero del dolore, e soprattutto del dolore immeritato, che ha la sua incarnazione nel Giobbe; poi Abramo e l’intercessione del giusto che ottiene la misericordia di Dio; l’esodo degli ebrei dall’Egitto e l’aspettativa della liberazione; infine le grandi visioni del giudizio e della fine nell’Apocalisse. Queste letture non sono rivolte necessariamente al credente: giacché nelle figure della Bibbia trovano espressione le grandi domande sul bene e sul male, sul senso della vita: e non importa attribuire un carattere divino alle Scritture per udirvi la voce dell’umanità.
Piero Stefani, insegnante, è studioso affermato di ebraismo e biblista. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo “Il nome e la domanda” (Morcelliana, 1988), “Il Padrenostro” (Marietti, 1991), “Un tempo per cercare” (Morcelliana, 1997). Con il Mulino ha pubblicato “Gli ebrei” (1997) nella collana “Farsi un’idea”.
Argomenti: Bibbia, Testi Sacri,