Dialettica della Fede
Autore/i: Vannini Marco
Editore: Editrice Le Lettere
prefazione dell’autore, in copertina: Piero del Pollaio,
« Fede », 1470 (Firenze degli Uffizi).
pp. 162, Firenze
«Solamente quando si ha fede si pensa; chi non ha fede non pensa; pensa solamente colui che ha fede», si legge nella Chandogya Upanishad (VII, 19).
Anche nel mondo cristiano – da Meister Eckhart a Hegel, passando per san Giovanni della Croce – è presente la consapevolezza che non vi sia pensiero senza fede, ma anche, per contro, che neppure vi sia fede senza pensiero.
Contrariamente all’opinione comune, infatti, la fede non e affatto credenza, produttrice di rappresentazioni religiose, sostitutive del sapere scientifico e destinate al conflitto con esso, ma distacco, ovvero movimento della ragione
verso l’Assoluto, che nega ogni rappresentazione e toglie via ogni elemento accidentale dell’anima, conducendo così alla scoperta dello spirito.
Marco Vannini ha edito numerosi testi di grand mistici, medievali e moderni, e prodotto importanti studi, tra cui ricordiamo la Storia della mistica occidentale. Dall’Iliade a Simone Weil (Milano, 20102).
Per Le Lettere ha pubblicato: La morte dell’anima. Dalla mistica alla psicologia (2004); Tesi per una riforma religiosa (2006); Mistica e filosofia (2007); Sulla grazia (2009); La mistica delle grandi religioni (2010).
Prefazione
I. Fede come distacco in Eckhart
II. La fede come “notte oscura”
III. Il concetto hegeliano della fede
IV. Il contenuto cristologico della fede
Conclusione
Idice dei nomi
Argomenti: Credenze, Fede, Ideologia, Storia, Storia del Pensiero, Storiografia,