Storie
di Tacito
Editore: Rusconi
Prezzo: € 38,00
Informazioni: introduzione di Matilde Caltabiano e Adalberto Bevivino, note e bibliografia di Adalberto Bevivino, traduzione di Enrico Oddone, carte geografiche di Riccardo Orsolano, in sovracoperta: Moneta di bronzo (sesterzio) con il ritratto dell'imperatore Galba. - pp. 460, XII tavv. b/n f.t., Milano
Stampato: 1981-12-01
Codice: 500000006930
Uno dei maggiori storici romani, che affiancò all'attività letteraria anche una brillante carriera politica, Cornelio Tacito (è incerto se si chiamasse Publio, Gaio o Sesto), nato nel 56 o nel 57 nella Gallia Belgica o, forse, nell'Italia settentrionale, iniziò la carriera pubblica durante l'impero di Vespasiano. Nell'88 fu pretore e quindecemviro e nell'esercizio di questa funzione sacerdotale si occupò dell'organizzazione dei Ludi Secolari di Domiziano. Nel 97 divenne console suffetto e nel 112-113 proconsole d'Asia. Non si conosce il luogo e la data della sua morte.
Oltre alle Storie, scrisse gli Annali, una storia di Roma dalla morte di Augusto a quella di Nerone, un libro sulla Germania, una biografia del suocero, Vita e carattere di Giulio Agricola, e un'opera di retorica, Il dialogo sugli oratori.
Le Storie narravano le vicende di Roma dal 1° gennaio 69 d.C. alla morte di Domiziano (96 d.C.). Non ci sono giunte complete. I libri che ci restano (I-IV e primi capitoli del V su un totale, forse, di dodici) sono il drammatico resoconto del fatale anno 69 d.C. nel quale Roma vide succedersi al potere quattro imperatori (Galba, Otone, Vitellio, Vespasiano), vide sollevarsi in minacciosa rivolta le Gallie e la Germania, vide incendiato per mano dei suoi stessi cittadini il Campidoglio, vide eserciti legionari scannarsi in ecatombi fratricide. Un anno nel quale il principato visse la sua prima crisi dopo l'estinzione della dinastia giulio-claudia, crisi da cui tuttavia le istituzioni imperiali riuscirono rafforzate e convalidate.
Il volume è disponibile in copia unica
Segnaposto: Tacito,