Storia di Venezia - Volume 2
Dal 1400 alla caduta della Repubblica
di Norwich John Julius
Editore: U. Mursia Editore
Informazioni: edizione italiana a cura di Carlo Gottardi, introduzione dell'autore, traduzione dall'inglese di Aldo Sparagni. - pp. 488, 31 illustrazioni b/n f.t., 4 cartine b/n f.t., Milano
Stampato: 1982-01-01
Codice: 500000004331
L'apogeo e la fine della Serenissima Repubblica di Venezia in una nuova e interessante analisi critica della sua storia economica, politica e militare.
Alle soglie dell'età moderna Venezia si presenta come uno degli stati più forti e più equilibrati del suo tempo: al possesso di un vasto impero d'oltremare essa è riuscita ad affiancare i domini sulla terraferma, avviandosi a coprire un ruolo di grande potenza tra gli stati dell'Europa. È il momento magico della città, l'apogeo della Serenissima.
Ma, proprio in questo dualismo, nell'ambivalenza terra-mare dei suoi interessi, della sua sfera d'influenza, l'autore ravvisa i germi della decadenza. Al primo volume, nel quale aveva analizzato le motivazioni del sorgere della potenza veneziana, egli fa seguire questo secondo nel quale mette a nudo le gravi lacerazioni che hanno portato Venezia a una lenta, seppur dorata, agonia.
Con l'animo diviso tra l'Oriente e l'Occidente, stretta fra le due grandi potenze emergenti, i turchi e la Spagna, la Repubblica di Venezia operò nel Cinquecento una svolta politica: dalla fase di esuberante espansione essa si ripiegò su se stessa cercando di destreggiarsi in quella crisi permanente che seguì alle guerre della Lega di Cambrai.
L'autore tratteggia gli eventi che hanno visto la Serenissima come protagonista: l'epopea dei grandi condottieri, le leghe per il predominio in Italia, la lotta tra Francia e Impero, la scoperta dell'America, Lepanto, l'Interdetto, le Guerre Peloponnesiache, Passarowitz. Dall'età d'oro al crollo per stanchezza, perché s'era chiuso irrimediabilmente un ciclo storico.
Le idee della Rivoluzione Francese prima e la ventata napoleonica poi ebbero ragione di un sistema oligarchico ormai in sfacelo: quando dalle ceneri napoleoniche sorse una nuova Europa non c'era più spazio per una città-stato sovrannazionale: morta come Repubblica, Venezia è rimasta come mito.
John Julius Norwich è nato nel 1929. Ha studiato dapprima all'Upper Canada College di Toronto, poi a Eton e alle università di Strasburgo e di Oxford. Per dodici anni ha seguito la carriera diplomatica, ma nel 1964 ha rassegnato le dimissioni per divenire scrittore «a tempo pieno». Ha al suo attivo numerosi volumi di carattere storico e di viaggi e alcuni documentari storici per la televisione B.B.C. In questa stessa Collana ha già pubblicato I normanni nel Sud (1016 - 1130) e Il regno nel sole (I Normanni nel Sud: 1130 - 1194). Attualmente e presidente del «Venice in Peril Fund».
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Argomenti: Italia, Urbanistica, Architettura, Storia, Venezia,